Le indagini

Raid omofobo, i picchiatori già noti come “violenti”: immortalati dalle telecamere e riconosciuti dalla vittima

Hanno precedenti per lesioni, rissa, resistenza e uno di loro anche per spaccio. Avevano già cercato di attaccare briga con un altro gruppo di giovani

Quarantadue nuove telecamere presidiano la movida

Genova. Sono stati riconosciuti dalle foto e dai frame ricavati dalle immagini di videosorveglianza i tre picchiatori del commesso 25enne aggredito la notte tra venerdì e sabato nei vicoli del centro storico genovese.

I tre, che ieri erano stati identificati grazie a un lavoro in team tra Commissariato Centro, squadra mobile e polizia locale, nelle prossime ore saranno denunciati in Procura. Sarà il pm a cui verrà assegnato il fascicolo a iscrivere formalmente il reato, ma è molto probabile che per tutti è tre scatti l’accusa di lesioni in concorso con l’aggravante della discriminazione.

Pur non esistendo nella legge italiana una specifica aggravante sulla discriminazione relativa all’orientamento sessuale, diversi tribunali italiani hanno applicato l’articolo 604 ter del codice penale (che si riferisce alla discriminazione razziale, religiosa o politica) estendendolo appunto all’orientamento sessuale.

I tre, due genovesi e un sudamericano tra i 25 e 30 anni, sono stati individuati grazie ai frame estrapolati dagli agenti della polizia locale, i primi ad arrivare sul posto venerdì notte, dalle immagini di videosorveglianza del Comune.

Le immagini immortalano parzialmente anche lo stesso pestaggio. Uno dei violenti gli uomini agli ordini del comandante Gianluca Giurato lo hanno riconosciuto subito, perché bazzica il centro storico ed era già stato identificato in precedenza.

Da lui sono risaliti agli altri. Le prime informazioni sono stata inviate al commissariato Centro e alla squadra mobile che hanno fatto gli ulteriori indispensabili accertamenti.

Tutti e tre i picchiatori hanno precedenti penali, uno di loro per lesioni, uno per rissa e resistenza, il terzo per spaccio e rissa. Uno di loro lavora in una ditta di riscaldamento, il secondo fa il corriere per un’azienda che si occupa di trasporto ferroviario, il terzo, ex portalettere, è attualmente disoccupato.

Tra ieri e oggi i tre sono stati riconosciuti con certezza dalla vittima e dei suoi tre amici.

Il commesso 25enne era stato preso a pugni n vico Guarchi, a pochi passi da piazzetta degli Embriaci e apostrofato con frasi omofobe come “gay di m…” e quando uno degli amici era accorso in suo aiuto era stato a sua volta picchiato ed è finito a sua volta in ospedale con il naso fratturato. I tre violenti avevano lanciato contro il gruppetto di amici anche alcune bottiglie di vetro prima di fuggire.

Saranno le ulteriori se l’azione sia stata preordinata o meno. I tre, molto ubriachi, avevano già preso a male parole un altro gruppo di giovani, poi hanno visto il giovane commesso, che sarebbe stato ‘puntato’ dal branco per il suo modo di camminare e parlare e lo hanno aggredito.

Più informazioni
leggi anche
polizia di stato squadra mobile
Indagini lampo
Aggressione omofoba nel centro storico: identificati i tre responsabili
consiglio comunale genova
Diritti
Aggressione omofoba a Genova, si spacca la maggioranza di centrodestra in consiglio comunale
polizia volante notte
Venerdì notte
“Frocio di m… vattene”: 25enne aggredito in centro storico, feriti anche gli amici intervenuti per difenderlo
panchine luminose in salita torre embriaci
Solidarietà
Dopo l’aggressione omofoba, un presidio e una passeggiata nei vicoli: “Non lasciamo diventi violenza quotidiana”

Per favore, disabilita AdBlock per continuare a leggere.

Genova24 è un quotidiano online gratuito che non riceve finanziamenti pubblici: l’unica fonte di sostegno del nostro lavoro è rappresentata dalle inserzioni pubblicitarie, che ci permettono di esistere e di coprire i costi di gestione e del personale.
Per visualizzare i nostri contenuti, scritti e prodotti da giornalisti a tempo pieno, non chiediamo e non chiederemo mai un pagamento: in cambio, però, vi preghiamo di accettare la presenza dei banner, per consentire a Genova24 di restare un giornale gratuito.