Evento

“Un calcio alla guerra”, la manifestazione sportiva per il dialogo e la pace. Bucci: “Simbolo di speranza”

La manifestazione si è conclusa al castello di San Cipriano con la cerimonia di premiazione di alcune persone che si sono distinte per impegno sociale, sportivo e umanitario. Il presidente Bucci ha partecipato alla consegna dei premi, insieme al presidente della European Muslim League Alfredo Maiolese.

pallone

Serra Riccò. «”Un calcio alla guerra” è molto più di un torneo di calcio: è un simbolo di speranza, dialogo e unità che parte dalla Liguria per ispirare il mondo intero. Sono fiero che la nostra regione, da sempre terra di dialogo e accoglienza, ospiti questa manifestazione, confermandosi un ponte tra culture. Ai ragazzi dico: il rispetto e l’inclusione che dimostrate oggi sono i pilastri di un futuro di pace. Il cambiamento parte da voi».

Queste le parole del presidente della Regione Liguria Marco Bucci in occasione della manifestazione sportiva organizzata dalla European Muslim League che ha visto scendere in campo, a Serra Riccò, giocatori di diverse religioni e culture, uniti dal linguaggio universale del calcio.

L’evento, patrocinato dalla Regione Liguria insieme ad altre istituzioni locali e internazionali, ha permesso a cristiani, musulmani, ebrei, buddisti e rappresentanti di altre fedi di incotrarsi sul campo di gioco, dando vita a un torneo che ha coinvolto bambini al mattino e adulti nel pomeriggio.

La manifestazione si è conclusa al castello di San Cipriano con la cerimonia di premiazione di alcune persone che si sono distinte per impegno sociale, sportivo e umanitario. Il presidente Bucci ha partecipato alla consegna dei premi, insieme al presidente della European Muslim League Alfredo Maiolese.

Più informazioni

Per favore, disabilita AdBlock per continuare a leggere.

Genova24 è un quotidiano online gratuito che non riceve finanziamenti pubblici: l’unica fonte di sostegno del nostro lavoro è rappresentata dalle inserzioni pubblicitarie, che ci permettono di esistere e di coprire i costi di gestione e del personale.
Per visualizzare i nostri contenuti, scritti e prodotti da giornalisti a tempo pieno, non chiediamo e non chiederemo mai un pagamento: in cambio, però, vi preghiamo di accettare la presenza dei banner, per consentire a Genova24 di restare un giornale gratuito.