Crisi

Tonfo della Sampdoria contro il Sassuolo, il ds Accardi: “Tutti in discussione, parlerò con il presidente”

Le parole dopo il 5-1 di Reggio Emilia: "Siamo mentalmente fragili. Serve la convinzione di poter fare di tutto per ribaltare questa storia"

accardi

Reggio Emilia. Per la Sampdoria quella del Mapei Stadium è stata una vera e propria disfatta. I blucerchiati sono stati totalmente annichiliti dal Sassuolo, in un confronto che è terminato 5-1. Una sfida che ha nuovamente messo in luce le enormi difficoltà della Samp edizione 2024/2025. I blucerchiati ora sono reduci da sei partite consecutive senza vittorie e in quindicesima posizione in classifica. La posizione del tecnico Andrea Sottil è in bilico da tempo e stasera la situazione si è ulteriormente aggravata. Ha fatto il punto della situazione, nella conferenza stampa riportata dal club tramite i propri canali ufficiali, il ds Pietro Accardi.

“Credo – dichiara Accardi – che sia il momento più duro, difficile e delicato di questa stagione, che non è ancora finita. Ma mi sento di voler chiedere scusa a tutti i tifosi che ci hanno seguito oggi in questo giorno di festa. Sono il primo responsabile e sento di doverci mettere la faccia in momenti come questo. È evidente che qualcosa non sta funzionando e dobbiamo trovare soluzioni. Oggi abbiamo fornito una prestazione molto al di sotto di quello che la squadra può dare. Oggi, da me in giù, siamo tutti in discussione, non possiamo andare avanti così. Poi mi sentirò con il presidente e parleremo“.

Insomma, il direttore sportivo non fornisce indicazioni chiare sul futuro della guida tecnica di cui si saprà di più già da domani. La Samp come già detto più volte non ha più tempo per sbagliare, anche perché quella di sabato prossimo è una sfida delicatissima: il derby ligure contro lo Spezia. “Dobbiamo dare sicuramente di più – continua il ds -, ma se in campo continuiamo ad essere discontinui, a volte con approccio giusto, a volte con approccio sbagliato e se a volte diamo segni di crescita e a volte siamo disorientati, è evidente che ci si debba fare delle domande e trovare delle soluzioni. Ci sono delle problematiche, ma il nostro compito è quello di analizzare sempre le prestazioni e i momenti in maniera lucida ed equilibrata per invertire questa rotta. Vi posso assicurare che ci stiamo provando anche se oggi non si è visto: l’impegno da parte nostra è massima, ci confrontiamo e analizziamo ogni situazione“.

Ovviamente i risultati stanno deludendo le attese, non solo per il blasone storico del Doria ma anche per la qualità della rosa, come commenta lo stesso Accardi: “I presupposti dopo il mercato era diversi, a detta di tutti questa era una squadra per puntare ai vertici del campionato. Siamo una squadra mentalmente fragile, sta a noi trovare una soluzione per migliorare. Non si capisce bene cosa ha Ferrari (uscito a fine primo tempo, ndr), sembrava una distorsione: faremo degli esami e saremo più chiari successivamente. Con gli infortuni la sfortuna c’é, ma non deve essere una scusa perché abbiamo una rosa abbastanza ampia per sopperire ad assenze importanti. A questa squadra non è mancata l’umiltà, ma ora è in difficoltà. Nel calcio possono capitare queste situazioni, ma la nostra forza e la nostra idea deve essere non subire il momento, ma reagire trovando soluzioni. Chi è stato scelto per rappresentare la Sampdoria sapeva a cosa andasse incontro, io per primo”.

Ora la Samp dovrà fare tesoro di queste difficoltà per rilanciarsi e rientrare almeno in zona playoff, obiettivo minimo alla vigilia della stagione. “Non dobbiamo dimenticarci come abbiamo iniziato – dichiara il direttore sportivo -. Ti abitui solo vivendo queste situazioni. È evidente che ci sono più problemi quando una squadra è discontinua nelle prestazioni. Sta a noi trovare la chiave per sbloccarci. A volte i giocatori sembrano persi nel vuoto. Negli ultimi tre anni la Sampdoria ha vissuto situazioni molto simili e difficili da affrontare. Abbiamo deciso di prendere giocatori di un certo livello e con una certa esperienza, sapevamo che in questo campionato la Sampdoria era considerata una squadra da battere. Ora tutti, io compreso, stiamo avendo difficoltà. Da parte nostra servono volontà, convinzione e follia di fare tutto per ribaltare questa storia. Vorrei che i tifosi fossero orgogliosi di noi, ora non lo sono e hanno ragione“.

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