Genova. Ancora una ‘spaccata’ in un negozio genovese con la tecnica del tombino, questa volta nel cuore di Castelletto: in Spianata, al negozio di ferramenta Spianata Store.
Il furto è stato commesso nella notte tra venerdì 21 e sabato 22 dicembre, ad accorgersene i titolari controllando i filmati delle telecamere di sorveglianza private. Tre persone, stando ai filmati, si sono introdotte nel negozio usando un tombino per sfondare la porta di vetro dell’ingresso, sono entrati e si sono subito diretti verso la cassa.
“Hanno preso il registratore – spiega la titolare – e poi della merce in vendita: pile, avvitatori, due piccoli trapani. Poi sono scappati a piedi”. Sempre stando alle immagini, i ladri sono fuggiti in direzione di salita San Gerolamo, la creuza che porta in piazza Portello.
“Spaccate” con tombino, gli altri episodi
I titolari del negozio si sono rivolti ai carabinieri e attendono di formalizzare la denuncia. Si tratta, come detto, dell’ennesimo episodio di questo genere. La tecnica del tombino viene utilizzata sempre più spesso per i furti nei negozi. Qualche giorno fa è accaduto in piazza della Nunziata, due persone che hanno preso di mira un negozio usando sempre un tombino per rompere il vetro, prendere la cassa e un iPad e scappare. Tra gli altri quartieri interessati, il centro e il centro storico – con colpi in via Luccoli, via Ravecca e piazza Campetto – Albaro, Carignano, ma anche Sestri Ponente, Cornigliano e Sampierdarena.
In tutti i casi il colpo viene messo a segno in pochi minuti: uno dei ladri rompe la vetrina con il tombino ed entra, spesso accompagnato da un complice, mentre un altro resta fuori a fare da palo. Tempo di afferrare la cassa e gli altri oggetti di valore a portata di mano e sono fuori, lasciando anche il danno provocato dalla spaccata: “Nel mio negozio hanno impiegato in totale sette minuti per entrare e uscire – conferma la titolare della ferramenta di Spianata – Sarebbe importante dare un segnale forte, siamo una zona rionale, ci si conosce tutti, questi episodi non dovrebbero accadere”.
Indagini affidate ai carabinieri
Le indagini sui diversi colpi commessi in città già a partire da inizio anno sono affidate in gran parte ai carabinieri, che stanno cercando di capire se dietro questo fenomeno dilagante vi sia una banda che si “divide” per quartieri, a gruppetti, e agisce coordinata. Non è facile però capire se tutti i colpi possano essere ricondotti a una singola banda, o se tra i tanti episodi vi siano anche emuli o persone che agiscono sfruttando l’occasione che gli si presenta davanti.