Genova. È passata all’unanimità in consiglio comunale la mozione presentata dal Partito Democratico (prima firmataria la consigliera Donatella Alfonso) con la quale si sollecita l’amministrazione comunale – d’intesa con Regione, Città metropolitana e direzione scolastica regionale – a non procedere con lo smembramento dell’istituto comprensivo Lagaccio come previsto dal piano di dimensionamento scolastico. Favorevole anche il parere dell’assessora Marta Brusoni.
“La legge sul dimensionamento scolastico era stata applicata alla cieca, senza una reale analisi del contesto territoriale, dell’utenza e dei percorsi di rete sviluppati negli anni – ha spiegato la consigliera Alfonso, proponente della mozione -. Ci siamo trovati di fronte a una politica scolastica che ignora il valore della continuità didattica e le esigenze delle famiglie, frammentando ulteriormente un territorio già segnato da difficoltà sociali”.
“Grave è stata anche la totale assenza di indirizzo da parte della città metropolitana di Genova: il sindaco Marco Bucci non ha assunto alcuna posizione su questo piano di dimensionamento, lasciando il Consiglio regionale senza indicazioni e permettendo l’approvazione di un progetto privo di considerazioni strategiche e territoriali”, ha aggiunto Alfonso.
Il piano regionale lo smantellamento dell’istituto comprensivo, frequentato da circa 700 studenti, attorno al quale gravitano ben sette istituti dall’asilo alle medie e l’affiliazione di queste scuole ad altri istituti: le Lagaccio, Don Acciai e Mazza di via Napoli all’IC San Francesco Da Paola, l’asilo Birulò e la Duca degli Abruzzi all’IC San Teodoro e le scuole Fumagalli e Dieci Dicembre all’IC Oregina.
Un progetto contro cui si sono schierati nelle scorse settimane docenti e famiglie. In passato, peraltro, lo stesso consiglio d’istituto si era espresso sull’ipotesi dello smembramento in maniera contraria, cosa ribadita di recente anche con una lettera della vicepreside al provveditorato.