Previsioni

La Liguria nella morsa della “maccaia”, nella notte di Capodanno possibili deboli piogge

La "primavera natalizia" è già alle spalle: aria umida e nuvole basse ci terranno compagnia fino al 2 gennaio, poi possibile un peggioramento più marcato

maccaia
Foto rete Nowcasting Limet

Genova. L’aria secca e il cielo terso della settimana di Natale sono già un lontano ricordo. Lo scenario meteo in Liguria sta cambiando e gli effetti sono già visibili: umidità alle stelle, strade bagnate senza pioggia e nuvole basse in formazione sul versante marittimo. È il preludio di un nuovo spartito che suonerà a cavallo di Capodanno e che rischia di bagnare anche le feste in piazza nella notte di San Silvestro. Dove magari non servirà l’ombrello, ma una giacca con cappuccio sarà consigliabile.

“Arriviamo da giorni con prevalenza di venti settentrionali, ora la circolazione sul Mar Ligure sta cambiando – spiega Federico Buscemi del centro meteo Arpal -. Si sta instaurando una componente di scirocco con venti da sud-est che portano a un aumento dei tassi di umidità specialmente su settori costieri. Lo stiamo vedendo con l’aumento della nuvolosità bassa in questi giorni che rimarrà almeno fino al 2 gennaio”.

Insomma, a farci compagnia sarà la ben nota maccaia che – come spiegavamo negli scorsi giorni – è frequentemente associata al periodo natalizio e quest’anno si è presentata con qualche giorno di ritardo. L’ingrediente fondamentale è sempre l’anticiclone stabile sull’Europa centrale, ma allo stesso tempo il minimo di pressione sul Nord Africa innesca il richiamo di aria umida che si addensa andando a sbattere sui rilievi delle nostre coste.

Tutto questo avrà conseguenze anche sulla notte che segnerà il passaggio tra 2024 e 2025: “Questa nuvolosità, che andrà ad aumentare gradualmente nelle prossime ore, potrà dare luogo a precipitazioni di debole intensità, che saranno concentrate nella zona tra Savona e il Levante genovese – spiega ancora Buscemi -. Nulla di eccezionale, si tratta di pioviggini veramente blande che saranno più probabili a ridosso dei rilievi, ma potranno manifestarsi anche sul mare a partire dalla mattina del 31 dicembre”.

Capodanno umidiccio, dunque, ma almeno le temperature saranno miti: “La notte di San Silvestro sarà abbastanza gradevole, in città avremo 12-13 gradi – prosegue l’esperto di Arpal -. Da giorni abbiamo valori sopra la media, soprattutto sui rilievi dove non sono presenti inversioni termiche: ieri a Santo Stefano d’Aveto sono stati registrati 18 gradi, circa otto oltre la media del periodo. Nei prossimi giorni vedremo in generale un calo delle massime e un aumento delle minime, anche se nelle valli continuerà a fare abbastanza freddo di notte”.

E nelle prime ore del 2025 cosa ci aspetta? “Il 1° gennaio cambierà un po’ la circolazione nei bassi strati: la ventilazione passerà a libeccio-ostro e le zone più coinvolte dalle deboli precipitazioni saranno quelle centro-orientali, tra Genova e Sestri Levante. Il 2 gennaio potremmo essere sfiorati da un peggioramento meteo che riguarderà soprattutto le zone alpine orientali, con un rinforzo dei venti di libeccio e possibili rovesci più probabili sullo Spezzino“.

Oltre questa data è difficile sbilanciarsi perché la situazione disegnata dai modelli è piuttosto confusa. All’orizzonte si intravedono segnali di instabilità per il weekend dell’Epifania con possibili perturbazioni e qualche discesa fredda anche sul Nord Italia.

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