Genova. Oltre diecimila persone hanno partecipato, il 24 e il 25 dicembre, ai pranzi di Natale organizzati dalla Comunità di Sant’Egidio in oltre 22 luoghi allestiti in tutta Genova e negli scorsi giorni.
Una grande manifestazione di solidarietà che ha coinvolto le tante persone in stato di necessità, difficoltà o semplicemente desiderose di una compagnia il giorno della vigilia o di Natale, e i tantissimi volontari che ogni anno prestano servizi nei locali adibiti a sale da pranzo. A loro il compito non soltanto di organizzare, ma anche di cucinare i pasti e servirli, apparecchiare, preparare i regali da consegnare a fine pasto, animare la giornata per i bambini, semplicemente sedersi a tavola e fare quattro chiacchiere con gli ospiti e i commensali.
Tra le sedi allestite quest’anno per i pranzi, diverse chiese tra cui la basilica della santissima Annunziata del Vastato, che a mezzogiorno del 25 dicembre si è riempita di senza dimora, anziani, famiglie in difficoltà, rifugiati, tra cui alcune persone arrivate in Italia grazie ai corridoi umanitari, amici di Sant’Egidio durante tutto l’anno.
Ancora, i pranzi sono stati organizzati a palazzo Ducale e ai Magazzini del Cotone, e uno è stato ospitato a villa Bombrini, messa a disposizione dalla società Per Cornigliano, un altro nella scuola del Cep, l’I.C. Aldo Moro, dove ha sede la sezione di eccellenza Nuovo Orizzonte, animata da Sant’Egidio con il contributo dell’impresa sociale “Con i Bambini”.
Per la prima volta la festa del 25 dicembre si è svolta anche nel salone di rappresentanza di Palazzo Tursi, sede del Comune di Genova, per dare simbolicamente ai più fragili il posto centrale nella vita della città. Quest’anno Sant’Egidio ha raggiunto anche i 1.500 detenuti di tutti gli istituti di pena della Liguria, e dunque alla Spezia, Chiavari, Pontedecimo, Marassi, Imperia e Sanremo.