Genova. Il nuovo codice della strada, entrato in vigore il 14 dicembre 2024, non impensierisce soltanto i cittadini – tra inasprimento delle multe, strette sulle recidive, sanzioni accessorie e ritiri immediati delle patenti è ormai chiaro che la normativa alza di parecchio l’asticella della lotta ai comportamenti pericolosi – ma anche le forze dell’ordine chiamate a farlo rispettare.
“Il nuovo codice della strada – ha detto Gianluca Giurato, comandante della polizia locale di Genova, a a margine della presentazione del calendario 2025 del corpo – rappresenta uno sforzo enorme a livello di back office, basti pensare che gli uffici dovranno gestire i ritiri delle patenti, che saranno maggiori rispetto al passato, ma anche la riconsegna delle patenti stesse, e quindi dovranno offrire questo servizio aggiuntivo al cittadino”.
Un’altra novità che si traduce in un super lavoro per i cantuné è relativa all’aumento delle infrazioni che prevederanno una decurtazione dei punti, nonché il fatto che alcune sanzioni saranno calibrate – più o meno pesanti – a seconda dei punti del guidatore. “Gli uffici della locale dovranno ogni volta controllare la situazione dei punti del cittadino che abbia compiuto l’infrazione, e farlo in maniera rapida, lo stesso accadrà nel caso della verifica di eventuali precedenti violazioni da parte della persona che ha commesso l’infrazione, perché come noto in caso di recidiva le sanzioni sono inasprite, insomma sarà tutto molto più complesso, non c’è dubbio”.
L’assessore comunale alla Sicurezza e alla Polizia locale Sergio Gambino, da un punto di vista più politico ovviamente, afferma: “Per noi non cambia nulla, la lotta a determinati comportamenti pericolosi era già in atto, certe situazioni erano attenzionate prima e continueranno a esserlo”. Ma nel concreto, la normativa entrata in vigore pochi giorni fa è una rivoluzione vera e propria da un punto di vista operativo.
L’altro aspetto critico sono i possibili ricorsi. “Non sono un indovino – dice il comandante Giurato – ma nel momento in cui saranno ritirare più patenti penso che ci saranno più persone che cercheranno di riottenerla attraverso dei ricorsi, e anche quella dei contenziosi sarà una partita che dovremo gestire, una materia non banale, perché o si ritiene di avere elevato una sanzione sbagliata e allora si annulla in autotutela, oppure sarà necessario presentare memorie difensive, insomma altro lavoro di carte”.
Tra le novità del codice della strada per cui potrebbero scattare ricorsi c’è sicuramente quella legata all’abuso di stupefacenti. Chi viene trovato alla guida e viene sottoposto a un test antidroga – e risulti positivo – potrà vedersi revocare la patente (o sospensione per tre anni) anche se non sarà in quel preciso momento in uno stato di alterazione psico-fisica. Questo significa che anche chi si dovesse “fumare una canna” dovrà calcolare che per diverse ore o giorni potrebbe non poter mettersi alla guida di un mezzo.
“La precedente normativa sul 187 prevedeva non solo l’aver assunto ma anche essere sotto l’effetto di sostanze stupefacenti quindi bisognava dimostrare che l’assunzione delle sostanze aveva prodotto degli effetti come l’abbassamento dei livelli di guardia – ricorda Giurato – adesso non è più necessario dimostrare le conseguenze ma sarà sufficiente trovare attraverso l’esame della saliva la presenza di sostanza stupefacente, la questione è che lo stupefacente rimane nel corpo per molti giorni, anche settimane, quindi la persona che ha fatto uso di stupefacenti, pesanti o leggere, anche molti giorni prima può rischiare il ritiro della patente”.
A fronte di quello che sarà un maggiore sforzo operativo da parte della polizia locale non sono previsti, a oggi, nuovi ingressi ad hoc nel corpo. Alla fine del 2024 il numero di agenti assunti dal Comune di Genova prevede semplicemente un adeguamento rispetto al turn over, quindi la copertura dei vigili andati in pensione o trasferiti ad altre funzioni.
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