Tragedia

Neonato muore 12 giorni dopo il parto, indagati medici del San Martino: “Farmaci senza consenso informato”

I genitori, tramite l'avvocato, puntano il dito contro il ginecologo: "Mai stato presente, già condannato nel 2008 e nel 2015"

trapianto san martino chirurghi sala operatoria

Genova. E’ morto alla vigilia di Natale, 12 giorni dopo un parto difficile in cui molte cose non sono andate come previsto. Questa la drammatica storia di un piccolo, deceduto in questi giorni e per la quale la procura di Genova ha aperto una inchiesta per omicidio colposo e indagato due medici ginecologi e due ostetriche dell’ospedale San Martino.

A darne notizia l’agenzia di stampa Ansa. Secondo mamma e papà, che tramite l’avvocato Fabio Panariello hanno presentato un esposto, il personale avrebbe somministrato il farmaco Angusta per indurle il parto “senza avvisarla degli effetti e senza farle firmare il consenso informato“. Inoltre, non le sarebbe stato fatto il taglio cesareo come dalla donna chiesto e l’anestesista sarebbe arrivato solo a tarda notte.

Nella loro denuncia i due genitori, entrambi di 34 anni – come riporta l’Ansa – hanno puntato il dito in particolare contro il ginecologo responsabile di quella notte, adesso tra i quattro indagati. “Non è mai stato presente alle operazioni del parto – si legge nell’esposto – nonostante fosse stato presentato come medico responsabile tanto da firmare il foglio di dimissioni”. Sempre il sanitario “è stato condannato nel 2008 per la morte di un neonato dopo avere rifiutato di fare il taglio cesareo ed è stato ancora condannato nel 2015 per avere rifiutato, in quanto medico obiettore, l’interruzione di gravidanza a due pazienti”.

Il pubblico ministero Giuseppe Longo del pool Sanità e lavoro, coordinato dall’aggiunto Francesco Pinto, ha dato oggi l’incarico per l’autopsia. L’esame dovrà chiarire se vi sia un nesso di causalità tra la morte e la somministrazione del farmaco e il mancato ricorso al taglio cesareo.

Più informazioni

Per favore, disabilita AdBlock per continuare a leggere.

Genova24 è un quotidiano online gratuito che non riceve finanziamenti pubblici: l’unica fonte di sostegno del nostro lavoro è rappresentata dalle inserzioni pubblicitarie, che ci permettono di esistere e di coprire i costi di gestione e del personale.
Per visualizzare i nostri contenuti, scritti e prodotti da giornalisti a tempo pieno, non chiediamo e non chiederemo mai un pagamento: in cambio, però, vi preghiamo di accettare la presenza dei banner, per consentire a Genova24 di restare un giornale gratuito.