Genova. L’Immacolata sembra avere ufficialmente portato l’inverno in Liguria, tanto da spingere Arpal a emettere un avviso per neve che riguarda sopratutto l’entroterra. Le temperature si abbasseranno però anche in città, con conseguenti preoccupazioni per chi non ha una casa o un rifugio ed è costretto a passare le giornate, e soprattutto le nottate, al gelo in strada.
Il Comune quest’anno ha messo a punto un piano che prevede l’aumento dei posti di bassa soglia per accogliere persone senza fissa dimora, un centinaio in totale messi a disposizione anche da Caritas: 25 al Seminario del Righi, 13 presso San Bernardo e 10 dalla Fraternità delle Parrocchie. Altri 50 posti saranno attività nella nuova struttura di vico Chiusone, al Campasso, dove i clochard potranno accedere tra l’altro con i loro animali da compagnia.
In vico Chiusone accoglienza e progetti di reinserimento
La struttura di vico Chiusone accoglierà gli ospiti nei locali all’ultimo piano di un edificio al civico 1. Il progetto punta a fornire alle persone in condizioni di fragilità un luogo in cui mangiare, dormire e lavarsi, ma anche un punto di partenza per percorsi educativi e sociali che possano favorire reinserimento e inclusione attraverso spazi comuni di socializzazione per la cittadinanza e laboratori sociali. Le attività effettuate in vico Chiusone seguiranno quelle già condotte nella casa di quartiere di Certosa e nella palestra di via Porro.
“È un modello che l’anno scorso ha dato buoni risultati, composto dalle strutture messe a disposizione dal patto per le persone senza dimora e strutture dei singoli enti – ha detto Lorenza Rosso, assessora alle Politiche Sociali del Comune di Genova –Sarà ancora presente l’educativa territoriale di strada che ha un ruolo essenziale nel supportare e accompagnare le persone dalla strada a un luogo di protezione. Al contempo, con l’avvio di vico Chiusone attiviamo una rinnovata struttura, grazie al sostegno della Fondazione San Paolo, che ci permette di dare il via a una nuova accoglienza e a nuove e innovative azioni per la comunità”.
Lavoro di rete tra unità di strada e strutture di accoglienza
Le strutture di accoglienza saranno aperte da lunedì 9 dicembre, dalle 18.30 alle 9.00, e le persone avranno la possibilità di cenare presso la struttura. In occasione di ondate di freddo o bollettini diramati da Arpal resteranno aperte tutto il giorno, e in caso di necessità sarà attivato anche il volontariato di Protezione Civile.
In parallelo, le unità territoriali di strada proseguiranno il lavoro attraverso l’intervento degli educatori per supportare, aiutare e accompagnare le persone verso un luogo di protezione. In caso di emergenze le forze dell’ordine attiveranno il Pronto Intervento Sociale, così da segnalare persone in condizione di fragilità per strada che necessitano di accoglienza.