Chiavari. Il Difensore Civico della Regione Liguria e Garante per il diritto alla salute, Francesco Cozzi, ha inviato una segnalazione all’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA), a seguito di una nota inviatagli da Legambiente riguardo al materiale presente nel sottosuolo dell’area individuata per la costruzione del nuovo depuratore di Chiavari.
A darne notizia Massimo Maugeri, Circolo Legambiente Cantiere Verde e Andrea Sanguineti, del Comitato No al Depuratore in Colmata.
Numerosi i punti per i quali Cozzi chiede di fare chiarezza, sulla base dei dati forniti da Città Metropolitana e da ARPAL: “Presenza di una discarica preesistente – si legge nella nota stampa – l’area fronte mare destinata al depuratore ha ospitato per decenni una discarica di rifiuti indifferenziati, inclusi rifiuti pericolosi e/o speciali. Assenza di bonifiche: non risulta che sia stata mai effettuata alcuna bonifica del sottosuolo. Contaminazione rilevata: monitoraggi precedenti hanno riscontrato livelli di manganese e boro superiori ai limiti consentiti dalla normativa. Impatti incerti: i dati disponibili non consentono di determinare il reale impatto ambientale del materiale presente nel sottosuolo”.
Il Difensore Civico ha quindi richiesto a ISPRA un’indagine approfondita per accertare le condizioni di sicurezza e garantire adeguati livelli di protezione ambientale. “Esprimiamo soddisfazione nel vedere un’Autorità terza che nell’esercizio della sua funzione si fa carico di una problematica che da tempo ci preoccupa e che non aveva mai trovato alcun riscontro istituzione”, chiude la nota stampa.