Genova. Sono 153 gli operatori impegnati per garantire la sicurezza in piazza De Ferrari, sede del maxi concerto che chiude il Capodanno genovese. Gli occhi sono puntati ovviamente sul centro città, dove è già entrata in vigore l’ordinanza coi divieti più stringenti per quanto riguarda non solo petardi ed esplosivi (proibiti in aree pubbliche e aperte al pubblico in tutta la città), ma anche spray urticanti, contenitori in vetro e metallici.
Per accedere a piazza De Ferrari sono già operativi tre varchi: via Dante, via XX Settembre e via XXV Aprile. Il personale di vigilanza presidia ogni accesso per garantire il rispetto dei divieti. Tutti le entrate e le uscite sono dotate di dispositivi contapersone che permettono agli addetti alla sicurezza conoscere in tempo reale quanti individui sono presenti nell’area delimitata dalle transenne. La capienza massima della piazza è fissata a 23mila persone: al raggiungimento della soglia non si potrà più entrare, ma si potrà comunque sostare all’esterno.
Il sistema ormai è collaudato e si è già messo in moto nelle prime due serate del Tricapodanno. “I controlli ai varchi stanno funzionando, non abbiamo mai trovato all’interno petardi o bottiglie di vetro. C’è una situazione di ordine pubblico quasi perfetta“, riferisce l’assessore comunale alla Sicurezza Sergio Gambino.

Fino alle 7.00 del 1° gennaio nell’area di piazza De Ferrari sono vietati la detenzione e l’uso di ogni tipo di artificio pirotecnico e materiale esplodente in area pubblica e/o aperta al pubblico. Vietati la detenzione e il consumo di bevande di qualsiasi genere in contenitori di vetro e/o metallici, mentre è consentito portare bevande in contenitori di plastica o cartone. Le bombolette di spray urticante devono essere consegnate prima dell’ingresso ai punti di raccolta istituiti per la loro custodia. Su tutto il territorio cittadino, oltre ai botti in aree pubbliche o aperte al pubblico, non si possono vendere e detenere bevande in vetro o metallo a partire dalle 19.00. È stata sospesa invece l’ordinanza anti-alcol.
A proposito di alcol, il Capodanno 2025 è il primo con le nuove norme del codice della strada che inaspriscono le sanzioni per la guida in stato di ebbrezza. Ma l’assessore Gambino, delegato anche alla Polizia locale e alla Mobilità, assicura che non c’è l’intenzione di fare una strage di patenti a San Silvestro: “Gli agenti concentreranno l’attività intorno a De Ferrari e avremo i soliti servizi del nucleo centro storico. Con la metropolitana aperta fino alle 3 e mezza, il trasporto pubblico potenziato e l’incremento del servizio taxi, ci aspettiamo che la maggior parte delle persone non si mettano alla guida”.

Nessun effetto invece – almeno per ora – per la direttiva che il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ha inviato ai prefetti chiedendo di individuare zone rosse in cui vietare la presenza di soggetti pericolosi o con precedenti penali, modello già sperimentato a Firenze e Bologna. Alcune città sono partite già a Capodanno, ma Genova ha preso tempo: “Ne parleremo col questore”, conclude Gambino.