Lotta

Campioni Italiani Assoluti Grappling. Sacchetti e Ardini vincono l’oro: “Prima volta che ottenevo questo risultato, è andata molto bene”

Gli atleti dell'Accademia La Superba hanno ottenuto un grande risultato. Sacchetti: "La finale è stata dura, sono contento per i miei risultati di quest'anno"

Roma. Oltre a Rotoni e Galli, altri atleti dell’Accademia La Superba di Andrea Lavaggi hanno ottenuto, come predetto nella sua intervista, il primo posto. Sacchetti nella categoria -71 kg e Ardini nella categoria -72 kg, sono riusciti a vincere i Campionati Assoluti Italiani di grappling.

Altri due grandi risultati per gli atleti del network Luta Livre Italia che hanno fatto si che, tutti i lottatori scesi a Roma, sono riusciti a vincere tutti il primo posto. Un grande risultato che è frutto di tanto sacrificio e passione per questo sport, ancora di nicchia in Italia ma che questi fighters vogliono far crescere insieme a tutto il movimento italiano.

“È andata molto bene, è quasi un anno che lavoro per questo obiettivo qua”. Inizia con queste parole d’orgoglio l’intervista di Ardini: “Sono riuscito a portare a compimento questo ciclo in cui ho vinto Coppa Italia e Campionati Italiani, qualificandomi per la Nazionale”.

“Era la prima volta che vincevo questo torneo – continua Ardini -, inseguivo questo risultato da tantissimo tempo. Non sono mai stato adult in questo sport, ho sicuramente iniziato tardi a fare grappling. Quest’anno, dopo circa tre anni di inattività agonistica per il covid oltre a tutti gli altri impegni, ho cercato di rimettermi in gioco con intensità, collezionando questi risultati“.

Una scelta mirata quella di allenarsi alla corte di Lavaggi: “Lo sparring pool che abbiamo mi ha spinto in questa direzione, nelle vittorie che ho avuto, non ho dubbi su questo. Però il merito grosso sicuramente va ad Andrea Lavaggi. Abbiamo semplicemente seguito la sua guida e abbiamo creato una grande realtà. Adesso da tutta  Italia vengono ad allenarsi qua, qualcosa vorrà dire”.

Non è stata facile, soprattutto l’ultima sfida: “La finale con Francesco Fragalà è stata sicuramente la più impegnativa. Una cintura nera di alto livello, di lunga data. Ottimo atleta, si vedeva anche dal fisico, era un avversario molto ostico e ho vinto al supplementare per fuga più veloce, è stata quasi come una parità. Una dedica? Alla mia famiglia, alle persone che non ci sono più, a tutti questi anni di lavoro e alla mia palestra“.

Discorso leggermente diverso invece per Sacchetti che, già in diverse occasioni, aveva ottenuto questo risultato: “Anche quest’anno sono riuscito a vincere, come già fatto negli anni passati. La finale è stata molto dura, con un ragazzo di Roma molto giovane, ci sono nuovi atleti che stanno arrivando e che il movimento sta crescendo”.

Non la sfida più difficile per lui quest’anno: “Secondo me no, avevo partecipato a un torneo assoluto organizzato dal maestro Alessandro Filippi quest’estate. Era senza categoria di peso e direi che quest’anno è stato il mio risultato migliore, sono contento“.

“Ci alleniamo più di 40 ore a settimana – continua Sacchetti -. Poi c’è anche il lavoro quindi è anche difficile allenarsi tutti i giorni e conciliare le due vite. Per il momento ho sempre fatto solo grappling. Un domani magari mi farebbe piacere provare a cimentarmi nell’MMA, magari con qualche match a semi-pro, giusto per una sfida personale”.

“Come in tutte le palestre dove ci sono atleti validi tecnicamente è molto più facile crescere – termina Sacchetti -. Senza scomodare realtà estere che sono a livelli non paragonabili a quella che abbiamo qui a Genova o comunque in Italia. Qua riusciamo a tenere tutti un buon allenamento, c’è del buon agonismo e cerchiamo di migliorare ogni anno ed ogni giorno“.

 

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