Recensione

Bahamut, pienone e applausi alla Tosse per uno degli spettacoli storici di Rezza Mastrella

Ritmo, vocalizzi, interazione col pubblico. Un teatro performativo unico che va visto almeno una volta nella vita

Genova. Non soffre certo del tempo che passa Bahamut, uno dei titoli storici degli spettacoli di Antonio Rezza e Flavia Mastrella. Lo dimostra l’entusiasmo con cui è stato accolto al termine della prima delle due date in scena al Teatro della Tosse (unica replica stasera alle 20:30). Sala Trionfo piena per quello che è ormai un rito per Genova. Una felice tradizione  quella in Sant’Agostino per Rezza Mastrella, Leoni d’oro alla carriera alla Biennale di Venezia 2018, coppia artistica unica del panorama teatrale contemporaneo.

Irriverente, divertente, intransigente: una analisi spietata di chi siamo, dei nostri tipi umani, degli ingranaggi diabolici della vita quotidiana a cui nessuno puo’ sfuggire, sia vittima o carnefice. Critica sociale usando il surreale, uno spettacolo oliato alla perfezione per ritmo, parola, uso dei vocalizzi a ripetizione. Si ride tanto, come sempre, e ci si stupisce per come Rezza (sul palco con Manolo Muoio e Neilson Bispo Dos Santos) sia sempre ai massimi livelli e non conosca momenti di stanchezza nonostante l’avanzare dell’età.

Come sempre Rezza gioca con il pubblico (non vi diciamo come per non rovinare la sorpresa) e dà vita a personaggi che restano nella memoria: dal paralizzato al nano, dalla signora Porfirio all’indiano d’America, sino all’omino dell’orologio a cucù.

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