Genova. Si avvicina Natale e ancora una volta l’ex ministro Andrea Orlando finisce al centro di un caso social. Il deputato del Pd, fresco di sconfitta alle regionali in Liguria, si è reso autore di un commento che non è passato inosservato.
L’occasione è una foto, postata sul suo profilo, che lo ritrae insieme a un amico davanti a un’installazione luminosa natalizia alla Spezia. La didascalia è innocua: “Luci della città. Cerchiamo ispirazione”. Ma tra i commenti figura quello di Massimo Bronzoni che la butta sullo sfottò: “Avreste bisogno dei riflettori di uno stadio! Ma probabilmente non sarebbero sufficienti!”. E Orlando, che probabilmente ha già avuto a che fare con l’utente in questione, lo zittisce senza mezzi termini: “Ma lei deve rompere i coglioni anche a Natale?”.
Inevitabili le reazioni. La prima ad arrivare è quella di Rocco Invernizzi, capogruppo in pectore di Fratelli d’Italia in Regione: “Spiace che un deputato della Repubblica, espressione di un partito che crede di essere il depositario di parole come dibattito e confronto, si riduca a rispondere volgarmente sui social ad un utente che abbia ‘osato’ criticarlo. Evidentemente è abituato agli esclusivi salotti romani ma non al confronto con i cittadini. Comprendo il nervosismo di Orlando per aver perso le elezioni in Liguria nonostante pensasse di vincere a mani basse, ma questo non giustifica l’uso di quei toni. La verità è che Orlando è figlio di quella sinistra autoreferenziale e radical chic, che ha tradito i lavoratori, tagliato la sanità e salvato le banche con i soldi dei cittadini. Per fortuna, stiamo mettendo alle spalle quella brutta stagione. Si vergogni“.
“Voleva amministrare la Liguria, avrebbe detto di essere il presidente di tutti, ma è bastato un commento sgradito, quanto assolutamente pacato ed educato sotto un suo post per mettere in luce, anzi, sotto i riflettori, lo scarso equilibrio, la maleducazione e il reale livello istituzionale di Andrea Orlando – accusa Matteo Campora, capogruppo di Vince Liguria-Noi Moderati -. Abbiamo atteso che il deputato dem si rendesse conto della volgarità, della reazione scomposta. Abbiamo sperato si scusasse e chiudesse l’incidente. Abbiamo constatato che ha preferito incassare gli applausi dei suoi fedelissimi che lo hanno difeso e assecondato anche in questo caso. Segno che gli insulti della campagna elettorale, continuati anche in queste settimane, non sono purtroppo casuali, ma rappresentano lo stile Pd”.
Secondo Alessandro Piana, vicepresidente della Regione ed esponente della Lega, “la risposta piccata e poco elegante dimostra che probabilmente la tenuta e l’equilibrio di Orlando non sono adatti a un contesto regionale, oltre che un distacco tra un certo modo di fare politica tipico del Pd e il mondo reale. Io stesso sono stato spesso vittima nell’ultimo anno di attacchi su Facebook ben peggiori del commento ironico subito da Orlando, ma non mi sono mai sognato di rispondere a male parole a un elettore. Vorrei dire ad Andrea Orlando che il Natale è un momento di unità, riflessione e dialogo e non certo un’occasione per scatenare gare di insulti o di protagonismo sui social media. Il comportamento di Orlando mi fa pensare che voglia fingere serenità, quando poi invece mostra tutta la tensione per la sconfitta”

Non è la prima volta che Orlando si prende la scena sui social nel periodo natalizio con le luci sullo sfondo. L’anno scorso, nella sera del 6 gennaio, Orlando aveva postato con toni ironici il “capolavoro di illuminotecnica” realizzato all’esterno di casa sua, nel quartiere di Fossitermi alla Spezia. Ne era nato uno scambio di battute con diversi commentatori che offrì gustoso materiale anche per Propaganda, il varietà di La7 condotto da Diego Bianchi il venerdì sera. Nel 2022 attirò valanghe di commenti e reazioni (di scherno) il suo “Buon Natale da Fossitermi”, in pratica un selfie con espressione tutt’altro che festante e il suo quartiere di residenza a occupare la maggior parte dell’inquadratura.