Senza fine

Ancora un suicidio nel carcere di Marassi: è l’85esimo in Italia da inizio anno

Un detenuto di 21 anni, che aveva già manifestato propositi suicidi e per questo era in una sezione ad alto controllo, si è impiccato in cella

carcere marassi

Genova. Ennesimo suicidio nel carcere di Marassi. L’85esimo in Italia dall’inizio dell’anno. A darne la notizia il sindacato Uilpa della polizia penitenziaria.

Si tratta di un detenuto magrebino, di 21 anni che si è impiccato nella sua cella nel reparto Sai (servizio assistenza intensificata), dove pare fosse stato trasferito per pregressi intenti suicidari.

“A nulla sono valsi i soccorsi di operatori e sanitari – spiega Gennarino De Fazio, Segretario Generale della UILPA Polizia Penitenziaria – Con 85 detenuti che si sono tolti la vita nel 2024, cui bisogna aggiungere 7 appartenenti alla Polizia penitenziaria, quando mancano ancora 27 giorni alla fine dell’anno, è stato già superato il numero monstre del 2022, anno più tragico di sempre, in cui i suicidi furono 84. A Marassi, peraltro, è il quarto, l’ultimo solo il 15 novembre scorso”.

“La situazione complessiva nelle prigioni è da tempo fuori controllo e, ciò che è peggio, si aggrava giorno per giorno. Sono ormai 16mila i detenuti oltre la capienza massima, mentre mancano oltre 18mila unità alla Polizia penitenziaria. Anche a Marassi, su 535 posti, sono ammassati 696 reclusi che vengono gestiti da appena 330 agenti, quando ne sarebbero necessari almeno 551”, spiega il Segretario della UILPA PP. “Ribadiamo – conclude – che necessitano interventi immediati per deflazionare la densità detentiva, adeguare concretamente gli organici della Polizia penitenziaria, assicurare l’assistenza sanitaria e riorganizzare, riformandolo, l’intero apparato”.

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