Genova. “Abbiamo trovato la soluzione tecnica per lo Skymetro, ma sarà Piciocchi a illustrarla”. Lo ha annunciato Matteo Campora nel suo ultimo giorno da assessore alla Mobilità, prima di trasferirsi stabilmente in Consiglio regionale, lontano dalle incombenze trasportistiche della giunta Bucci ormai agli sgoccioli a Palazzo Tursi.
“Non passerà davanti allo stadio, passerà un po’ più lontano. Il ponte sarà leggermente dopo – riferisce Campora senza comunicare ulteriori dettagli -. Il progetto ha avuto qualche ritardo perché abbiamo avuto interlocuzioni col Consiglio superiore dei lavori pubblici, verrà depositato tra fine dicembre e inizio gennaio. Siamo fiduciosi che possa essere approvato a gennaio 2025“.
Il passaggio della metropolitana sopraelevata da una sponda all’altra del Bisagno in corrispondenza della copertura di Marassi era l’ultimo degli ostacoli posti dagli esperti del ministero dei Trasporti che impedivano il via libera definitivo al progetto, già approvato in conferenza dei servizi e nel frattempo sottoposto a numerose altre modifiche. 7
Il progetto originale contemplava la demolizione e ricostruzione di parti dei setti in cemento che sostengono la copertura per poter costruire i portali a sostegno dell’impalcato, ma il Consiglio superiore dei lavori pubblici aveva chiesto di elaborare una soluzione alternativa in modo da lasciare intatta la piastra. Di qui l’idea di un ponte obliquo a campata unica, che tuttavia, avendo lunghezza limitata a circa 100 metri, presentava due possibili interferenze: una con l’angolo dell’istituto Firpo e una con la facciata dello stadio Ferraris. E la Prefettura aveva chiesto di evitare il più possibile ostacoli ai flussi pedonali durante l’esodo dall’impianto.
Nelle scorse settimane era emersa anche l’ipotesi di demolire l’istituto scolastico, possibilità subito contestata dai comitati che avevano organizzato un flash mob sul posto. Oggi Campora conferma che il Firpo non sarà abbattuto per fare spazio al tracciato dello Skymetro. Del resto era stato lo stesso Marco Bucci a bocciare questa possibile soluzione vagliata in fase di progettazione.
Il tempo a disposizione del Comune non è più molto. Per non perdere i finanziamenti governativi (398 milioni) bisognerà aggiudicare i lavori entro giugno 2025, circa sette mesi da oggi. Ed è probabile, come anticipato da Genova24, che lo Skymetro venga suddiviso in più lotti funzionali per far fronte all’aumento dei costi. In questo caso si arriverebbe da Brignole a Ponte Carrega, realizzando in una seconda fase il prolungamento non più fino a Molassana ma fino a Prato, avvalendosi di nuove risorse concesse da Roma.