Genova. E scattato alle 9 lo sciopero del comparto ferroviario di 8 ore previsto per la giornata di oggi a seguito della violenta aggressione subita ieri pomeriggio da un capotreno genovese in servizio su un treno regionale diretto a Busalla. A indirlo tutti i sindacati in maniera unitaria e riguarda tutti i lavoratori di Trenitalia, Trenitalia Tper, Fs Security, Italo Ntv, Trenord.
A proclamarlo Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl Ferrovieri, Fast Confsal e Orsa Trasporti. Le sigle sindacali denunciano che questa è l’ultima di una lunga serie di “aggressioni al personale mobile” registrate negli ultimi mesi. E a tutt’oggi “non si è apprezzato alcun intervento a tutela del personale e neanche un maggiore controllo dei treni da parte delle forze dell’ordine”. L’episodio di Rivarolo, inedito per la sua brutale violenza, ha infatti dei precedenti soprattutto riguardo il trasporto pubblico locale. La scorsa estate, a giugno, un autista Amt fu preso a pugni in faccia dopo un diverbio innescato da un viaggiatore che lamentava la chiusura delle corse dovute al nuovo orario estivo. Anche in quale calo le organizzazioni sindacali avevano espresso preoccupazione per una situazione sempre meno sostenibile.
Proprio la Fit Cisl ha chiesto, inoltre, un incontro con la prefetta per discutere delle garanzie di sicurezza per chi lavora nel mondo dei trasporti: “L’accoltellamento del capotreno è stato l’ennesimo e gravissimo episodio di violenza che si va a sommare a tante situazioni di pericolo che registriamo quotidianamente nel mondo dei trasporti. Esiste un problema e bisogna risolverlo, per questo chiediamo che la prefetta di Genova ci convochi – spiegano il segretario generale della Fit Cisl Liguria Mauro Scognamillo e i segretari regionali con delega alla mobilità della Fit Cisl Liguria Sandra Piana e Santo Pugliese – Non serve la moltiplicazione dei tavoli sulla sicurezza, esistono già e bisogna farli rispettare ed è questo che chiediamo al Prefetto. Da inizio anno ci sono state 14 aggressioni ad autisti Amt con prognosi da 6 a 13 giorno, c’è un problema anche nel trasporto pubblico ma con l’azienda sono stati fatti alcuni passi in avanti. E dobbiamo intervenire anche sui treni trovando soluzioni concrete senza proclami, per questo è necessario un confronto col Prefetto”.
Per fortuna, dopo la paura, sono arrivate anche le belle notizie. La vittima dell’aggressione, Rosario Ventura, 44 anni, dopo qualche ora di medicazioni al pronto soccorso del Villa Scassi, è stato dimesso con una prognosi di 14 giorni. Nel frattempo i carabinieri avevano individuato e fermato gli autori dell’aggressione, un ragazzo egiziano di 21 anni e una ragazza di 16, che ora dovranno rispondere delle loro azioni davanti ad un giudice.