Il punto

Parco di Portofino, Santa Margherita pronta chiedere l’esclusione delle aree urbanizzate

"Da mesi stiamo lavorando a una nuova perimetrazione da proporre a Ministero e Regione. In questo disegno escludiamo ampie porzioni di territorio a elevata antropizzazione, aree che possiamo tutelare efficacemente attraverso il Piano Urbanistico"

Santa Margherita Ligure panorama

Santa Margherita. In scia alla mozione del gruppo Consigliare “Viva Santa” sui confini del Parco Nazionale di Portofino, il Sindaco Gugliemo Caversazio ha relazionato l’assemblea sull’incontro occorso nei giorni scorsi a Roma con il direttore generale del Ministero dell’Ambiente, presente anche il Sindaco di Portofino Matteo Viacava.

Dichiara il Sindaco: “Il Ministero ha escluso che il Parco Nazionale possa ricalcare la conformazione regionale a 3 comuni, depurando la recente sentenza del TAR Liguria sul “Decreto Cingolani” dalle letture improprie con cui alcuni politici l’avevano accolta. Lo scenario che la sentenza apre non ha precedenti: abbiamo un Parco con una perimetrazione attiva ma senza un comitato di gestione. In questo limbo la nostra posizione è chiara: dire basta ai contenziosi pagati coi soldi pubblici e perseguire una soluzione politica per giungere a un Parco Nazionale condiviso dagli enti coinvolti e rispettoso delle esigenze dei cittadini. Ciò che vorremmo è uno strumento di tutela e valorizzazione di ciò che di più bello il Tigullio può offrire”.
Sull’esclusione delle aree urbanizzate, in particolare ricadenti nell’area di San Siro e nella frazione di San Lorenzo, il Sindaco non ha mai avuto dubbi: “Da mesi stiamo lavorando a una nuova perimetrazione da proporre a Ministero e Regione. In questo disegno escludiamo ampie porzioni di territorio a elevata antropizzazione, aree che possiamo tutelare efficacemente attraverso il Piano Urbanistico senza che su di esse gravino le norme di un’area protetta. Tuttavia, siamo certi che un Parco Nazionale ben congegnato possa riuscire là dove ogni tentativo è sempre naufragato: promuovere il Levante come territorio unico, nel duplice senso di unito e di distinto, per specificità e bellezza, da ogni altra meta turistica. Ma questo obiettivo – desidero ribadirlo – non può  prescindere dall’attento inserimento del nuovo Ente nei delicati meccanismi del nostro tessuto sociale ed economico”.
Questa visione è stata recepita in un ordine del giorno, votato dal consiglio comunale a maggioranza, che impegna “il Sindaco e la Giunta a presentare al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e agli enti sovraordinati una proposta di perimetrazione e di zonizzazione definitiva che escluda dai futuri confini le aree fortemente urbanizzate”.

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