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Il Genoa riacciuffa il Como all’ultimo respiro, Gilardino: “Portiamo a casa un punto d’oro. Miretti? Va aspettato”

"Ricordiamoci che arriva da un periodo molto lungo di inattività e l'ho dovuto far giocare in emergenza quando non era pronto. Giallo a Balotelli? Non c'era"

Generico novembre 2024

Genova. Dopo un primo tempo sottotono anche sotto l’aspetto mentale, il Genoa ha trovato all’ultimo respiro la rete pesantissima di Vogliacco, che riacciuffa il Como e permette ai rossoblù di fare risultato in questa sfida d’anticipo. Per come si era messa la partita, il punto vale davvero come una vittoria in termini di morale e classifica. Un cambio di modulo tra primo e secondo tempo, con il Grifone ridisegnato dal 3-5-2 del primo tempo al 4-4-2 della ripresa: sono rimasti invariati i problemi in rifinitura, ma sul piano dell’atteggiamento e della copertura del campo qualcosa è migliorato.

Abbiamo giocato contro una squadra forte. Bisogna dare atto che meritavano più di noi per quello che si è visto in campo, soprattutto nel primo tempo – dichiara Alberto Gilardino in conferenza stampa -. Però un aspetto positivo è che la squadra è rimasta in partita, anche rischiando tanto. Ci abbiamo creduto e messo tutto, bisogna fare un applauso a questi ragazzi. Ci sono giocatori che stanno giocando sempre, non era semplice. Siamo a quattro punti in due partite: portiamo a casa un punto d’oro, stiamo migliorando ma dobbiamo crescere sotto altri aspetti“.

Buone impressioni sul Como: “Ha tante qualità nei singoli. Squadre così brave nel collocarsi nelle posizioni giuste e mantenere il possesso ce ne sono poche di quelle che ho incontrato in questi due anni. Molto bravi a ricercare lo spazio tra le linee, a trovare i giocatori dentro e poi andare fuori nell’uno contro uno esternamente. Soprattutto nel primo tempo lasciavamo tanto spazio per trovare le giocate, tanto spazio nell’uno contro uno. Quello ci ha messo in grande difficoltà. Noi siamo stati troppo frettolosi, dobbiamo avere più il controllo della partita e più lucidità. Abbiamo alzato il baricentro rischiando tanto ma poi ci ha ripagato il gol del pareggio“.

Tanta soddisfazione per i suoi giocatori: “Questa è una squadra che continua a dare tutto. Bisogna fargli un plauso, i giocatori erano stremati. Gli ho fatto i complimenti e bisogna farglieli per cosa hanno fatto. Le energie erano contate. Bene Gaston Pereiro e Balotelli, bene che cresce il minutaggio e migliorano le condizioni. Un punto molto guadagnato, bisogna calarsi in questo momento. Questa squadra sta lottando per salvarsi e quando si riprendono queste partite, non giocando bene, vuol dire che c’è qualcosa dentro. Durante la sosta? Ci saranno da fare delle valutazioni su Bani, Norton Cuffy, Vitinha e Messias giorno dopo giorno. Bisognerà lavorare mettendo benzina”.

Durante la conferenza di Fabregas, il tecnico dei comaschi ha voluto esprimere la propria solidarietà a Miretti, uscito dal campo tra i fischi del Ferraris. Naturalmente sono arrivate le parole di conforto anche dal proprio allenatore: “Bisogna cercare tutti quanti di aspettarlo, anche l’ambiente. Lui è un giocatore che ha delle qualità e ci può dare una grande mano. Ricordiamoci che arriva da un periodo molto lungo di inattività e l’ho dovuto far giocare in emergenza quando non era pronto. In questo momento non lo sto facendo partire dall’inizio, quindi quando entra, e magari ci può essere qualche errore, bisogna dargli una mano. Il cambio? Avevo bisogno di centimetri nell’ultimo minuto e mezzo con Mercandalli. Mi serviva farlo”.

Sull’arbitraggio: “Non è semplice arbitrare, questo in tutte le categorie. Normale che il VAR può dare una grande mano agli arbitri, devono decidere velocemente. La conduzione arbitrale è stata abbastanza corretta”. Disappunto invece sull’episodio dell’ammonizione a Balotelli, la seconda consecutiva: “In quell’occasione dovrò rivedere le immagini, ma non c’era l’ammonizione a Mario. Penso che giocatori del genere vadano tutelati, sicuramente non bisogna tirare fuori gialli così perché si chiama Mario Balotelli. È normale che se c’è un’ammonizione da dare è giusto darla, a Balotelli come a un altro, ma in questo caso stasera non credo proprio che ci fosse l’esigenza di dargliela“. E poi su Pinamonti: “Un giocatore che ho voluto fortemente. È forte, conosce la categoria e dà sempre qualcosa anche quando non fa gol”.

Non ci sono gerarchie. I ragazzi infortunati sono sempre con noi, hanno una gran voglia di rientrare. A quelli che hanno giocato tra Fiorentina, Parma e Como bisogna veramente fargli un applauso. Giocare tre partite nel giro di otto giorni non è semplice. Vero che oggi non abbiamo giocato come avremmo voluto, ma abbiamo mantenuto la voglia di raggiungere il pari. Per salvarci serve questo spirito“, chiosa Gilardino.

 

 

 

 

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