Genova. “Abbiamo fatto molti passi avanti, sono molto contento. Nelle prossime 48 ore faremo sicuramente un’altra riunione per concludere o avvicinarsi sempre più alla fine”. Parole del presidente della Liguria Marco Bucci al termine del vertice di maggioranza in Regione convocato per tirare le fila della nuova giunta.
Presenti i leader regionali Edoardo Rixi (Lega), Matteo Rosso (Fratelli d’Italia), Ilaria Cavo (Noi Moderati) e Umberto Calcagno (Udc), in collegamento il vicesegretario di Forza Italia Alberto Cirio. Ma la vera sorpresa è stata l’arrivo di Claudio Scajola, sindaco di Imperia e riferimento dell’area civica nel Ponente. La fumata bianca non è ancora arrivata, quindi, ma potrebbe essere molto vicina. “C’è una buona possibilità” che la squadra sia pronta lunedì, dice il governatore: “Tutti mi dicono che non c’è fretta, io invece ho sempre fretta. Lavoriamo anche domenica sera e lunedì mattina”.
Intanto c’è una notizia: la provincia di Savona, dopo l’alzata di scudi delle ultime ore, avrà un assessore. “Uno o una, dipende – specifica Bucci – Ovviamente c’è il discorso di Savona che vogliamo risolvere. Faremo in modo che tutti siano soddisfatti“. E scherza: “Poi che ci fosse un savonese in giunta lo avete detto voi, mica io”. L’altro nodo è la sanità, “ma è in fase di risoluzione completa”, assicura il presidente: “Risolveremo tutti i problemi, ho intenzione di iniziare nel modo giusto”.
A questo punto il ventaglio delle ipotesi resta piuttosto ampio, dato per certo che il Savonese sarà rappresentato in giunta. Nelle ultime ore è emersa l’ipotesi di Brunello Brunetto assessore alla Sanità: dopo l’addio alla Lega e la mancata ricandidatura, dovrebbe entrare come esterno. Ma c’è un’altra opzione totalmente alternativa a questa ed è l’ingresso di Angelo Vaccarezza con la medesima delega. Una mossa – incoraggiata probabilmente da Claudio Scajola – che permetterebbe di raggiungere tre obiettivi in un colpo solo: offrire una rappresentanza alla provincia “dimenticata” da Toti negli ultimi nove anni, assegnare la materia meno ambita e placare il malumore di Forza Italia che altrimenti avrebbe un solo assessore, Marco Scajola.
Del resto la chiosa di Bucci sul possibile genere femminile della pedina savonese lascia aperti altri scenari. Il più scontato è quello che porta all’ex deputata Sara Foscolo, eletta con la Lega in quella provincia, che però toglierebbe un posto ad Alessandro Piana. In alternativa c’è l’ex sindaca della città della Torretta Ilaria Caprioglio, candidata (ma non eletta) con la civica Vince Liguria. Del resto l’unica donna sicura in giunta per ora è Simona Ferro (Fratelli d’Italia), quindi si tratterebbe di opzioni valide in ottica di riequilibrio.
In alternativa a Brunetto o Vaccarezza, la casella della sanità resterebbe a disposizione di Bucci. Ormai è noto il suo gradimento per l’oculista Massimo Nicolò, ex vicesindaco di Genova e candidato con Fratelli d’Italia, che verrebbe cooptato come esterno senza incontrare però l’entusiasmo degli altri partiti. Le altre carte sul tavolo sono l’assessore uscente Angelo Gratarola e il manager Enrico Castanini, ritenuti arruolabili in una sorta di tandem. Non è da escludere però qualche giravolta a sorpresa nei prossimi giorni, che saranno quelli decisivi stando alle parole del governatore. Completano il quadro il totiano Giacomo Giampedrone, ripescato con Vince Liguria, e Luca Lombardi in quota Fratelli d’Italia, che però sconterebbe alcune antipatie proprio nell’Imperiese.
Bucci poi ne approfitta per replicare all’opposizione e in particolare a Orlando: “Se c’è qualcuno che ha buone considerazioni, vanno tenute in conto. Non mi sembra una buona considerazione dire che i sottosegretari non servono perché servono più medici. Se è una battuta è molto spiritosa, se è una considerazione intelligente è dimostrazione di scarsa intelligenza. Lasciamo perdere queste cose e andiamo avanti per costruire. Mi è piaciuta invece l’ipotesi di legge contro la cementificazione. Se c’è una proposta costruttiva sono il primo a volerla esaminare, mandatemela, questo vuol dire essere collaborativi”.