Genova. L’ex sindaco di Rapallo e coordinatore regionale di Forza Italia Carlo Bagnasco andrà a processo il prossimo 10 giugno 2025 per le lesioni subite da un turista, all’epoca minorenne, colpito da una scarica elettrica sugli scogli dell’Antico Castello sul mare di Rapallo. Il pubblico ministero Stefano Puppo ha disposto la citazione diretta a giudizio oltre che per Bagnasco, difeso dall’avvocato Mario David Mascia, anche per il dirigente comunale Giorgio Ottonello e il funzionario comunale Marco Grosso e Matteo Rossi, titolare dell’azienda Enlight di Santa Margherita ligure che aveva effettuato i lavori all’impianto di illuminazione del Castello.
Il giovane era stato rianimato in spiaggia ma, anche dopo una lunga riabilitazione, ha adesso il 25% di invalidità permanente. Secondo la Procura, l’ex sindaco di Rapallo e le altre tre persone indagate, avrebbero agito “con negligenza, imprudenza e imperizia” in violazione delle norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro, senza adottare alcuna misura per evitare folgorazioni dirette o indirette.
In pratica avrebbero messo “in tensione o non impedivano che altri mettessero in tensione già dal 30 luglio 2019 l’impianto di illuminazione del Castello di Rapallo prima di verificare se lo stesso fosse installato a regola d’arte”. L’ex sindaco, inoltre, non si sarebbe attivato “per sollecitare I’adozione di misure di protezione atte ad impedire l’accesso dei bagnanti alle parti esterne dell’impianto di illuminazione del Castello su cui erano in corso lavori di ripristino, circostanza a lui nota come dallo stesso illustrato in video postati sui social ed interviste rilasciate in occasione di iniziative pubbliche”. Interviste “dove lo stesso lodava – scrive il pm nel decreto depositato questa mattina – la rapida progressione dei lavori in corso mostrando l’illuminazione del Castello in funzione pur in assenza di collaudo“.