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Fumata grigia in Regione, Bucci: “La giunta è fatta al 95%, chiudiamo tra una settimana”

Il presidente: "Siamo vicinissimi, ma serve ancora una riunione: la faremo tra giovedì e domenica. I nomi? Ci sono quasi tutti"

Genova. Ancora una fumata grigia dal conclave riunito in Regione per varare la nuova giunta Bucci. Doveva essere la serata decisiva, invece bisognerà aspettare. “Abbiamo fatto significativi passi avanti, siamo vicinissimi – dice il governatore alla fine del vertice durato oltre due ore con gli esponenti della maggioranza -. Ci vorrà ancora una riunione che non possiamo fare lunedì perché siamo tutti stra-impegnati, ma la faremo probabilmente tra giovedì e domenica e penso che dovremmo riuscire a chiudere“.

Seduti al tavolo gli stessi attori di venerdì scorso: Edoardo Rixi e Matteo Rosso per Lega e Fratelli d’Italia, Alberto Cirio in collegamento per Forza Italia, Ilaria Cavo per Noi Moderati, Umberto Calcagno per l’Udc e Claudio Scajola per i civici del Ponente. Per dirla con le parole di Bucci fuori microfono, “lo stato di avanzamento è al 95%“. Come a dire che siamo alle limature finali. “Siamo in dirittura d’arrivo, manca pochissimo. Sarà una bella giunta, una giunta tosta. Ovviamente ci saranno persone che hanno già fatto gli assessori, la ritengo una cosa positiva perché hanno già l’esperienza. Altre persone verranno da fuori, alcune anche dalla società civile”. Per avere solo sette nomine a disposizione, “penso che il collage verrà fuori bene”, commenta il sindaco-presidente.

Le pedine sono praticamente al loro posto (una probabilmente è ancora in bilico), ora la discussione è principalmente sulla distribuzione delle deleghe. “Diciamo che il disegno d’insieme presuppone la ripartizione in maniera intelligente, i nomi ci sarebbero quasi tutti“, conferma Bucci. Il più blindato sarebbe ormai Massimo Nicolò, medico oculista e professore universitario legato personalmente a Bucci, che si prenderebbe sulle spalle il fardello della Sanità. “Non è confermato niente fino a adesso, certamente è un candidato molto valido”, commenta il governatore. “Ma un savonese come Brunello Brunetto sarebbe stato una soluzione più facile”, viene fatto notare. “Non lo conosco personalmente”, la secca risposta del presidente.

Non c’è dubbio che la provincia di Savona avrà un assessore. “O una.. come si dice?”, si interroga il sindaco che rifiuta il termine “assessora“. Un’insistenza, quella sul genere, che tradisce forse le chance ancora vive per Ilaria Caprioglio, l’ex sindaca di Savona candidata in quota Vince Liguria e spinta soprattutto da Claudio Scajola. In alternativa – escluso a questo punto Brunetto – i nomi sono quelli di Sara Foscolo e Giancarlo Canepa (Lega) o Angelo Vaccarezza (Forza Italia) che però non sarebbe così incline a dimettersi da consigliere regionale.

Comunque ci sarà “sicuramente una donna”, ma “può darsi” che siano due. E Bucci sorride invitando a non dare nulla per scontato. Finora si erano tutti concentrati su Simona Ferro di Fratelli d’Italia, ma potrebbero anche esserci sorprese. Anche perché, introducendo il criterio della rappresentanza territoriale, è possibile che alcuni debbano rinunciare a qualcosa.

D’altra parte la squadra non si esaurisce con la giunta. “Ci sono anche rinforzi che faremo noi, metteremo una serie di personaggi che aiuteranno gli assessori. È una cosa che ritengo molto positiva”, ricorda Bucci. Il riferimento è ai sottosegretari, ma anche a un possibile intervento del Governo per derogare al limite dei sette assessori e portarlo a nove. “Tutte queste cose saranno sistemate, ci lavoreremo sopra e non possiamo deciderle adesso – spiega il presidente ligure -. Sia i consiglieri delegati sia la richiesta di ulteriori assessori andranno in Conferenza Stato-Regioni, non posso deciderlo domani”. E sottolinea: “Ovviamente senza costi aggiuntivi, cioè non ci sarà un euro in più di spesa”. Come è possibile? “Io faccio i miracoli… Ormai ci ho fatto l’abitudine”.

Insomma, alcuni degli esclusi potrebbero rientrare in un disegno complessivo di ampio respiro e di lungo termine, compresi i tecnici come l’assessore uscente Angelo Gratarola e il manager Enrico Castanini che avrebbero l’opportunità di continuare a lavorare per la sanità regionale anche senza sedere in giunta. Per avere contezza di tutto ci vorrà pazienza. Ancora una settimana, promette Bucci.

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