Formazione

Record di iscrizioni per il corso per tutor di bambini stranieri non accompagnati: raddoppiate in un anno

Fino a oggi sono stati formati in Liguria 320 tutori, di cui 113 sono attualmente impegnati nella tutela di 135 minori. Venerdì 29 e sabato 30 nuovo appuntamento

minori stranieri non accompagnati

Genova. Record di iscrizioni per la 22esima edizione del corso per la formazione dei tutori di bambini stranieri non accompagnati, organizzato dall’ufficio del Garante dei diritti dell’Infanzia e dell’adolescenza di Regione Liguria Guia Tanda.

Il corso prenderà il via venerdì pomeriggio, alle ore 14, nella “Sala Liguri nel Mondo”, in via Fieschi 15, e vi parteciperanno 45 volontari, oltre il doppio degli iscritti ai corsi del 2023. Il corso proseguirà sabato e si concluderà alle 19.

Fino a oggi sono stati formati in Liguria 320 tutori, di cui 113 sono attualmente impegnati nella tutela di 135 minori. Il corso sarà aperto dai saluti del Garante Guia Tanda e coordinato da Dario Arkel, responsabile dell’Ufficio del Garante. Interverranno, fra gli altri, Daniela Verrina, presidente del Tribunale dei Minorenni di Genova, Anna Bertini, giudice tutelare del Tribunale ordinario di Genova, il viceprefetto Stefano Piccolo, Francesco Mazzagalanti, garante dei diritti dell’Infanzia e dell’adolescenza del Comune di Genova, Alessandra Volpe, delegata dall’Ordine degli avvocati alle problematiche legate ai minori stranieri non accompagnati, e poi Alfredo Federici e Raffaella Di Nucci della Questura di Genova, Carlotta Stegagno, responsabile del centro Hermes struttura di prima accoglienza per Minori stranieri non accompagnati (MNSA) e Luca Pasetti di “Terres des hommes Italia”.

Il tutore volontario di minori stranieri non accompagnati è una figura introdotta dalla legge 47 del 2017 “Disposizioni in materia di misure di protezione dei minori stranieri non accompagnati”, con cui si prevede che un privato cittadino possa svolgere il compito di rappresentanza legale del minore: vigilare sulle condizioni di accoglienza, promuovere il suo benessere psico–fisico e monitorare i suoi percorsi di educazione e integrazione.

Questo istituto punta alla integrazione dei minorenni costretti a fuggire da situazioni di guerra, climatiche, di povertà e di sfruttamento e la funzione del tutore è prevenire la devianza sociale e si fonda sul concetto di volontariato come coscienza civile basata sul principio di solidarietà.

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