Genova. Il 2025 sarà l’anno della rinascita per il Cinema Nazionale di Molassana: dopo l’acquisizione da parte del Comune di Genova dell’iconico stabile della Val Bisagno, infatti, nei primi mesi del nuovo anno l’amministrazione civica è intenzionata a far partire i lavori che rimetteranno in funzione la sala, insieme a nuovi spazi per il quartiere.
Il percorso, o meglio, la parte finale del percorso, si avvierà già a gennaio, quando sarà convocata un’assemblea pubblica aperta al quartiere (e non solo) per discutere del progetto. A darne notizia a Genova24 il presidente del Municipio IV Media Valbisagno Maurizio Uremassi, questa mattina intervenuto in occasione della presentazione delle nuove pensiline per gli autobus.
“L’intenzione è quella di far partire i lavori già all’inizio della prossima primavera – spiega Uremassi – cosa che potrebbe fare terminare il 2025 con la struttura forse già utilizzabile. Tutti i dettagli, che sono ancora in fase di affinamento, saranno presentati alla cittadinanza a gennaio, quando con il vicesindaco Pietro Piciocchi, convocheremo una assemblea pubblica”
Progetto e costi
Secondo quanto presentato già in questi anni, il progetto del nuovo Cinema Nazionale prevede na struttura polifunzionale che manterrà la sua anima legata allo spettacolo ma con tanti spazi per attività artistiche e sportive, spazi per il coworking e una grande terrazza con un punto ristoro aperto al pubblico tutti i giorni.
E’ il primo passo per la rinascita, che passerà attraverso un intervento radicale sì ma che preserverà la parti storiche e identitarie dell’edificio, come per esempio la sua iconica facciata e l’orientamento della platea che darà spazio a circa 250 spettatori. Poi però saranno necessari adeguamenti strutturali e “storici” per mettere la struttura al passo con le normative di sicurezza. Nei piani superiori alla sala si realizzeranno spazi per scuole artistiche, coworking e stanze polifunzionali. Un vero polo culturale aperto a tutto il quartiere.
Infine la terrazza, ricavata sul tetto della struttura con l’apertura di grandi finestre che permetteranno una vista aperta sulla vallata. E qui potrà trovare spazio una struttura di ristorazione, una caffetteria, che si vorrà aperta al quartiere a prescindere dalle attività dello spettacolo. Il costo di tutta l’operazione dovrebbe aggirarsi intorno ai 5 milioni di euro