Genova. “Nemmeno una parola, da parte del Pd ligure, contro la 16enne di origine nordafricana che ha ottenuto la cittadinanza italiana (denunciata e subito rilasciata) e il 21enne aggressore egiziano (arrestato) che girava per strada con la lama e, in pieno gjorno, ha accoltellato il capotreno lasciandolo a terra in un lago di sangue alla stazione di Genova Rivarolo soltanto perché aveva chiesto il biglietto alla coppia di passeggeri. Il sottile tentativo della sinistra di dare la colpa al ministro del Mit Matteo Salvini, che peraltro ha tempestivamente espresso piena solidarietà al capotreno e poi si è schierato con i lavoratori delle Ferrovie scesi in sciopero, per l’insicurezza dilagante dovuta al ‘politically correct’ e al buonismo imperante nel nostro Paese è vergognoso”.
Con queste parole l’assessore del Comune di Genova Francesca Corso, già segretaria provinciale della Lega di Genova, ha commentato l’aggressione avvenuta ieri pomeriggio nella stazione di Rivarolo, dove un capotreno è stato accoltellato mentre verificava i biglietti dei passeggeri.
“Ringrazio, invece, i carabinieri che sono intervenuti e hanno subito acchiappato la coppia di nordafricani in fuga. Sono anni che la Lega si batte contro l’accoglienza indiscriminata, sostenuta dal buonismo della sinistra, e per la sicurezza dei genovesi e degli italiani – continua la Corso – Nonostante i fatti che i cittadini sono costretti a subìre ogni giorno, quelli del Pd non riescono ancora a schierarsi contro gli stranieri che sono pericolosi e commettono reati, né a riconoscere che Oriana Fallaci aveva ragione e occorre tolleranza zero. Anche per questo e nonostante gli ‘assist’ di certi magistrati, sono riusciti a perdere pure le recenti elezioni regionali in Liguria”.
Nel pomeriggio di ieri erano arrivate le dichiarazioni del Pd, firmate da Natale e Ziglioli: “Servono immediate e ulteriori misure di sicurezza per chi lavora sui treni. Non è più possibile rimandare. L’ennesima aggressione al personale dei treni impone una forte riflessione sulle misure di sicurezza a tutela del personale che lavora sui convogli. Quanto accaduto è un fatto gravissimo. Non è più possibile aspettare. Servono interventi immediati a tutela dell’incolumità del personale che non può essere esposto a continui pericoli che mettono a rischio la loro stessa vita. Il PD Ligure esprime massima vicinanza al capotreno e ai suoi familiari”.
Questa mattina la risposta di Armando Sanna, sempre del Pd: “Voglio portare la mia solidarietà al ferroviere Rosario Ventura accoltellato mentre faceva il suo lavoro di capotreno e alle lavoratrici e ai lavoratori delle ferrovie che oggi incrociano le braccia per chiedere più sicurezza. A Salvini che si schiera con gli scioperanti vorrei ricordare che da anni i ferrovieri liguri chiedono di essere scortati in certi convogli e in determinati orari da agenti Polfer o da guardie di vigilanza privata, ma il Ministero dell’Interno non ha mai trovato i fondi necessari, così come ricordo al viceministro Rixi che la giunta Toti, con l’assessore dell’epoca di Fratelli d’Italia, Gianni Berrino, promise un servizio di vigilanza privata, che ovviamente non è mai stata attivata. Quindi oltre alle parole di circostanza e al solito populismo ci aspettiamo e chiederemo che venga subito attivato un tavolo permanente sulla sicurezza a bordo dei treni che metta al lavoro Regione, Trenitalia, il Gruppo FS, Prefetture e organizzazioni sindacali. Quello delle aggressioni a chi lavora, sui treni come in sanità, è un tema da affrontare al più presto senza demagogia. A disposizione per portare il mio contributo in consiglio regionale”.
Cristina Lodi, consigliera comunale e segretaria regionale di Azione, interviene sulla grave aggressione del capotreno e sulla necessità di immediati provvedimenti, a fronte della richieste dei sindacati. “Dopo queste ore concitate di grande preoccupazione per la vita del capotreno accoltellato a Rivarolo- dichiara la consigliera Lodi- alla cui famiglia e colleghi si esprimono vicinanza e solidarietà, urge una riflessione approfondita e concreta. Oggi, a fronte di uno scambio di riflessioni con le organizzazioni sindacali , possiamo condividere e sostenere il loro pensiero, ovvero che sia necessario soprattutto che a livello regionale venga ripristinato immediatamente un tavolo tecnico sulla sicurezza con Trenitalia, Polfer, le prefetture, la Regione e, appunto, le organizzazioni sindacali. Necessario affrontare sia il tema della sicurezza nello specifico in riferimento a questo fatto molto grave, rilanciando però anche la necessità, in virtù del prossimo bilancio preventivo della Regione Liguria, di investire risorse, perché non solo non si deve rinunciare al buon proposito di un confronto assiduo su questo tema, ma bisogna pensare di prevedere maggiori risorse e denari, necessari per dare gambe ai provvedimenti. Dunque, come consigliera comunale ma anche come segretaria regionale di Azione, su questo monitoreremo e saremo vigili affinché la Regione si attivi immediatamente, recependo le istanze e quelle che sono le richieste dei sindacati”
Anche Assoutenti si è unita ai tanti messaggi di solidarietà arrivati in queste ore: ” Assoutenti esprime piena solidarietà al controllore aggredito oggi su un treno a Genova, ma al tempo stesso chiede più controlli e maggiori misure per garantire la sicurezza di passeggeri e lavoratori del comparto ferroviario. Episodi come quello odierno sono sempre più frequenti, con il personale ferroviario che subisce un numero crescente di aggressioni e violenze e bordo dei treni – afferma il presidente Gabriele Melluso – Le istituzioni possono e devono fare di più per far fronte a tale situazione e garantire la legalità sui binari italiani e presso le stazioni, e per questo Assoutenti propone un patto contro la violenza tra viaggiatori e personale viaggiante e chiede ai sindacati e alle altre associazioni dei consumatori di firmare congiuntamente la richiesta di un tavolo comune, perché la violenza sui treni non è solo un problema dei capotreno ma di tutti gli utenti del trasporto ferroviario ” – conclude Melluso.