Chiarimento

Titanio del Beigua, confermato il divieto di estrazione in aree protette. Pastorino (Pd): “Patrimonio inestimabile”

Durante il question time alla Camera, la richiesta di confermare la prevalenza della tutela ambientale sulla ricerca delle materie critiche

Genova. “E’ stato importante specificare con maggior forza che il divieto di estrazione mineraria nelle aree protette italiane, e in particolare nel parco del Beigua così ricco di titanio, è vietato“, dichiara il deputato ligure del Pd Luca Pastorino che da tempo segue direttamente il tema nel corso della sua attività parlamentare e che oggi, nel question time in aula alla Camera, ha presentato la sua interrogazione al ministro dell’Ambiente Pichetto Fratin sulle materie prime critiche con particolare attenzione al parco ligure del Beigua.
“Già nel 2021 con l’allora ministro alla Transizione energetica Cingolani, avevo ricordato la necessità di una adeguata legislazione e che l’ipotesi di una miniera di titanio nel parco del Beigua, inestimabile per biodiversità, valori ecologici, geologici e paesaggistici, fosse un disastro ambientale. Quest’anno invece, preoccupava la risposta al mio emendamento al decreto-legge 84 del 2024 in cui chiedevo che le disposizioni non si applicassero alle aree protette nazionali e regionali. In quella sede il governo aveva espresso parere contrario e la sottosegretaria Bergamotto aveva ritenuto che non fosse necessario specificare tale passaggio”.
“Per rafforzare ulteriormente il concetto – conclude Pastorino – avevo presentato un secondo ordine del giorno a fine luglio. Anche in questa sede la proposta era stata respinta. Oggi la rassicurazione da parte del ministro segna un punto importante: il parco del Beigua così come le aree protette e i siti contenuti della Rete Natura 2000 vanno preservati, tutelati e valorizzati”.

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