Genova. “Essendo residente nella Asl in questione e lette le dichiarazioni del collega consigliere regionale Sandro Garibaldi, mi sento di poter dire che nessuno del centrosinistra vuole chiudere la Asl 4. Quindi, le dichiarazioni dell’esponente leghista servono solo per racimolare qualche preferenza, per creare terrorismo di tipo mediatico e allarmare inutilmente il personale medico e sanitario della nostra ASL oltre che tutte le cittadine e cittadini del nostro territorio”.
Lo dice Fabio Tosi, candidato alle regionali con la lista Liguri a testa alta a sostegno di Andrea Orlando, rispondendo alle dichiarazioni di Garibaldi che ieri ha espresso preoccupazioni per “l’atteggiamento del vicepresidente della commissione regionale Salute e Sicurezza sociale Gianni Pastorino (Linea condivisa) nei confronti del nostro territorio. Se la sua posizione è quella indicata ancora oggi, il Tigullio rischia davvero di perdere l’Asl 4. Anche perché si vocifera che, se alle elezioni di fine ottobre dovesse vincere la sinistra, sarà lui il prossimo assessore alla Sanità”.
“Ribadisco che nessuno vuole chiudere la Asl 4 – prosegue Tosi -. Tuttavia, ritengo lecito parlare della governance della sanità regionale. Questo sì che è un tema sul quale confrontarsi ma visti i precedenti è doveroso ricordare, grazie al partito che Garibaldi rappresenta (Lega Liguria) e alla sua collega Viale, che la creazione di Alisa è stato il maggior fallimento che la destra del fare (male) potesse partorire“.
“Vogliamo parlare delle liste di attesa, del buco di bilancio sanitario di 230 milioni di euro e della mancanza di personale sanitario? Questi sono temi dai quali il centrodestra scapperà sempre perché in questi 9 anni ha declassato la sanità pubblica della nostra regione a discapito di pochi soggetti privati”.
“Con la destra al peggio non c’è mai fine, perché pur pagando un’enormità di tasse, siamo tutti costretti a fare prevenzione e/o esami a pagamento e chi non ha i soldi aspetta il proprio turno in liste di attesa infinite. Per questo dobbiamo voltare pagina mandando a casa la fallimentare destra regionale”, conclude Tosi.