Genova. Il teatro Politeama Genovese può accogliere circa 1000 persone. Sono 1200 quelle che sono riuscite a entrare – sotto gli occhi vigili dei pompieri che hanno controllato che non venissero infrante le norme legate alla capienza – per la chiusura della campagna elettorale del centrosinistra e per supportare l’ultimo sforzo prima del “canonico silenzio” il candidato presidente Andrea Orlando.
Ma tante altre persone sono rimaste fuori, sotto la pioggia, e qualcuno lo ha fatto notare all’ex ministro Pd che, nel frattempo, era salito sul palco del teatro. Orlando, mentre interveniva uno degli altri “big” della politica – i leader del campo largo, insieme, come nella piazza del 18 luglio contro il sistema Toti – si è quindi alzato ed è andato a salutare chi non era riuscito a entrare in sala.
“Grazie, grazie per tutto quello che potrete fare in queste ore – ha detto Orlando, invitando i supporter a dire ad amici e parenti di votare per lui – bastano 10, 15 persone ciascuno, mobilitiamole in queste ultime ore, con una telefonata, un messaggio, è determinante quello che possiamo fare, mi spiace che siate rimasti fuori ma è meglio così, perché significa che il teatro è pieno, questo ci dice che ce la possiamo fare e che ce la faremo”.
Poi ha chiesto al segretario genovese Simone D’Angelo, che era al suo fianco, se voleva dire qualcosa. Ma lui ha declinato: “Vogliono te”. Orlando si è schiarito la voce: “Scusate, sono emozionato”. Tra applausi e ombrelli aperti, è tornato all’interno del teatro Politeama.