Botta e risposta

Regionali, tra Rixi e Orlando è scontro aperto tra caos trasporti e decreto Genova

Il viceministro leghista: "È stato 18 anni in Parlamento e non se n'è accorto nessuno". E Orlando minaccia querela. Poi Crippa incendia gli animi: "Con la sinistra al governo crollavano i viadotti"

rixi orlando

Liguria. Scontro a distanza – a colpi di social e comunicati stampa – tra Andrea Orlando, candidato del centrosinistra alle elezioni regionali in Liguria ed Edoardo Rixi, viceministro leghista ai Trasporti e in piena campagna per il centrodestra di Marco Bucci.

Tutto è iniziato con un post su “X” questa mattina in cui Orlando, pubblicando la foto di un cartellone delle ferrovie guasto, ha punzecchiato l’esponente del Carroccio definendo incapaci i politici al governo: “Consiglio alla destra, anche a quella ligure, di smetterla di parlare di trasporti e di fare qualcosa – il testo del post – oggi il viceministro ai Trasporti Rixi, in un fumoso colloquio con ‘Il Foglio’, mi attribuisce intenzioni mai formulate, intanto, mentre chiacchiera, l’Italia va in tilt, incapaci”.

La risposta non tarda ad arrivare. Rixi usa parole di fuoco nei confronti dell’ex ministro Pd. “A Orlando non bastano due vite per fare quello che faccio ogni giorno per i trasporti in questo paese. Anzi, a lui non bastano due vite per fare qualcosa considerando che è in Parlamento da 18 anni interrottamente in liste bloccate e senza mai una preferenza perché non ha mai avuto nulla da raccontare. È stato 2100 giorni al governo e non se n’è accorto nessuno, né i liguri, né il Paese”, dichiara Rixi che poi elenca una serie di “colpe” del suo avversario.

“Dalla chiusura dei tribunali di Chiavari e Sanremo al pasticciaccio brutto del rigassificatore da spostare ogni 3 anni, dovrebbe fare una forte autocritica – continua il leghista – parlare è facile, agire è un’altra cosa. Stiamo affrontando questioni complesse che richiedono tempo e soluzioni serie, non slogan elettorali. Da parlamentare, nel momento più difficile della nostra regione col crollo del ponte Morandi, ha girato le spalle alla Liguria votando contro il Decreto Genova”.

Un tema, quest’ultimo, legato al voto in aula in parlamento del Dl Genova nel 2018 che è stato più volte sollevato anche dallo stesso candidato presidente del centrodestra, Marco Bucci che ha accusato il Pd di avere votato contro. Andò in effetti così: durante il voto in Senato i dem dichiararono voto contrario – il governo era quello gialloverde M5s-Lega – perché il decreto Genova aveva incluso al suo interno anche il cosiddetto condono Di Maio, che avrebbe sanato le edificazioni abusive a Ischia.

Sulla nota di Rixi, è arrivata una controreplica di Orlando – e non è detto che il botta e risposta sia finito qui – in cui l’ex ministro Pd e deputato, tra le altre cose, minaccia querela (sarebbe la terza dopo quelle annunciate nei confronti di Marco Bucci per le frasi su Sommariva “mandato da Orlando ai privati” e quelle sulla criminalità organizzata).

“Si determina il caos nelle ferrovie, Salvini parla di nonni e Rixi trova il tempo per fare una nota zeppa di falsità sul mio conto della quale risponderà. Evidentemente fa più attenzione alla campagna elettorale che ad affrontare il disastro di queste ore. C’è qualcuno al ministero?”, scrive Orlando.

A buttare benzina sul fuoco è stato poi il vicesegretario della Lega Andrea Crippa: “Con la sinistra a gestire ponti e ferrovie, succedevano tragedie come il Ponte Morandi a Genova o il disastro ferroviario sulla tratta Andria-Corato nel 2016. Questo governo è impegnato a recuperare decenni di malgoverno e dei troppi No ideologici dei compagni“.

Sul caso è intervenuto quindi il segretario regionale del Pd Davide Natale: “Rixi concentri le sue energie sul collasso ferroviario e sui problemi di trasporti e infrastrutture. Gli attacchi a Orlando per nascondere il proprio fallimento”. E quello provinciale a Genova, Simone D’Angelo: “Sarebbe interessante sapere se sulla terribile tragedia del Ponte Morandi tutto il centrodestra ligure pensa di strumentalizzare vergognosamente tale dramma, un insulto alle famiglie delle vittime, come il vicesegretario della Lega Andrea Crippa sta facendo in queste ore per coprire il collasso delle ferrovie”.

Ma anche il presidente del Municipio Valpolcevera Federico Romeo che si scaglia contro Crippa: “Quel 14 agosto, giorno della tragedia, a differenza sua, io ero lì, presente, con un dolore profondo, per offrire il mio contributo in un momento di estremo lutto. In qualità di Presidente del Municipio, ho sempre onorato il ruolo delle istituzioni e sostenuto la comunità colpita da questa immane tragedia. Mi aspetto che chi ricopre incarichi pubblici dia prova di responsabilità, rispettando i limiti del buon gusto e della decenza nelle proprie dichiarazioni”.

“La magistratura – prosegue – sta lavorando per fare piena luce su quanto accaduto e individuare le responsabilità di chi avrebbe dovuto garantire la sicurezza del ponte. In quel contesto drammatico, la politica ha saputo rispondere con prontezza e unità, approvando rapidamente il decreto Genova, offrendo sostegno agli sfollati e alle famiglie colpite, avviando la ricostruzione. Ricordo solo che la Lega a quel tempo era forza di governo e noi non ci siamo mai permessi di fare una polemica politica. Chiedo al segretario della Lega, Matteo Salvini, che ha visitato il luogo della tragedia, di richiamare pubblicamente il suo collega vicesegretario al rispetto e alla decenza. Crippa ha dimostrato di non comprendere la gravità di quanto accaduto e, soprattutto, l’importanza del silenzio di fronte al dolore”.

“Crippa e la Lega dovrebbero avere la decenza di tacere invece di usare i morti del Morandi per bieca propaganda politica – aggiunge il capogruppo del Pd in Regione Luca Garibaldi -. Oltre alla vergogna dello scagliare contro la sinistra la responsabilità del Morandi, c’è pure il fatto che Crippa, nella sua foga, se la prende con chi era al Governo nel 2018, pensando di attaccare il centrosinistra. Nel 2018, c’era un solo partito al Governo contestualmente in Comune, in Regione e al Governo, ed era la Lega. Sarebbe giusto e doveroso non strumentalizzare la tragedia del Morandi e provare a lasciarla fuori dalla campagna elettorale. Rixi e Bucci si dissocino dalle dichiarazioni di Crippa, chiedendo scusa per il vergognoso utilizzo della vicenda del Morandi da parte della Lega”.

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