Genova. Prima i costruttori, poi i farmacisti quindi gli industriali. C’è stato spazio anche per questi incontri nella giornata di oggi per il candidato presidente Marco Bucci. In mattinata è toccato al confronto con ANCE-Associazione Nazionale Costruttori Edili della Liguria. “L’esperienza che intendo portare in Regione – ha detto alla platea dei costruttori liguri – è quella di voler eliminare la pratica degli appalti al massimo ribasso. Sul tema del prezziario credo che l’argomento con l’amministrazione regionale vada affrontato in termini di rischio condiviso”. Il candidato presidente ha poi proposto una consulta regionale sull’edilizia per condividere e facilitare i percorsi.
Confronto produttivo anche con Federfarma, la Federazione Nazionale dei farmacisti. “Credo fortemente che soprattutto nelle aree interne – ha dichiarato Marco Bucci – vada portato avanti il progetto della farmacia dei servizi, un piano che prevede un’offerta diffusa di attività che vanno dalla vaccinazione alla telecardiologia, dagli screening alle campagne di prevenzione. Così facendo le farmacie si consolideranno come autentico presidio sanitario del territorio”.
La densa giornata di incontri si è conclusa con l’incontro presso Confindustria Liguria e i suoi dieci quesiti posti per lo sviluppo della nostra regione. “La crescita come ho avuto modo di ribadire più volte – ha dichiarato il candidato presidente passa dalle infrastrutture e immagino tre filoni da sviluppare quelle a mare, quelle su ferro e quelle su gomma. L’amministrazione regionale non deve guidare la crescita, ma creare le condizioni perché questa avvenga. Occorre sburocratizzare e per farlo immaginiamo che ogni azienda abbia un’unica interfaccia che all’interno della Pubblica Amministrazione segua tutte le pratiche e semplifichi la vita degli imprenditori”.
Nel suo confronto con gli industriali liguri il candidato presidente si è soffermato su un altro tema ritenuto prioritario. “Il tema delle ZLS (zone logistiche semplificate) e delle Zes (Zone economiche speciali) si intreccia con quello dell’autonomia – ha dichiarato Marco Bucci – Cito ad esempio la situazione di Trieste che fa parte di una regione autonoma come il Friuli Venezia Giulia e che, come Zes, gode di un importante risparmio nella gestione delle merci. Penso anche ad Amburgo che, come regione autonoma in Germania, mantiene sul territorio l’iva: per la Liguria si tratterebbe di potere utilizzare due miliardi l’anno. Quindi più che pensare ad ogni singolo punto dell’autonomia differenziata ritengo che la Liguria abbia le carte in regola per diventare una regione autonoma”.
Spazio anche al tema del mismatch tra domanda e offerta nel mondo del lavoro con il “rafforzamento della collaborazione tra sistema camerale e Università, con conseguente allineamento formativo regionale e dei Centri per l’impiego e con maggiori vincoli assunzionali per le imprese che percepiscono finanziamenti per la formazione”.
Da Confindustria anche sollecitazioni sul tema sanitario con il candidato presidente pronto a ribadire la necessità di aggredire subito le liste d’attesa e di istituire la figura dei project manager in grado di seguire passo dopo passo la costruzione dei nuovi ospedali. Infine il tema dell’approvvigionamento energetico sul quale Marco Bucci ha chiosato: “Punto sull’idroelettrico con la creazione di invasi che possono costituire una risorsa anche in caso di momenti di difficoltà nell’approvvigionamento idrico”.