Unanimità

Priano: a due passi da Sestri, ma isolato più di un paese dell’entroterra. Per la viabilità alternativa si muove il consiglio comunale

Approvato ordine del giorno straordinario. Il comitato: i tentativi eroici di ripopolamento di abitazioni e terreni rischiano di essere vanificati

via priano

Genova. Centoventi persone, di cui 30 con fragilità, attendono da anni una via alternativa e più larga per consentire ai mezzi di soccorso di transitare in via Priano, nell’omonimo borgo, sulle alture di Sestri. Ieri è stato approvato all’unanimità un ordine del giorno straordinario firmato da tutti i capigruppo del consiglio comunale di Genova per impegnare sindaco e giunta a proseguire lo studio delle soluzioni.

La viabilità alternativa diventa vitale perché via del Priano sarà interessata, per almeno tre mesi, da lavori improrogabili ai tubi del gas e per tutto il giorno nessun mezzo potrà transitarvi.

L’attuale strada è già problematica: non consente il passaggio di mezzi con larghezza superiore a 1,6 metri. Neanche l’auto di streetview di Google è riuscita a passarci.

Il comitato del Priano, che si è costituito di recente, ha manifestato in strada per far sentire la propria voce due settimane fa. “Siamo limitati in quelli che sono i servizi essenziali e i diritti fondamentali che ogni cittadino dovrebbe avere garantiti non avendo una viabilità idonea a svolgere la normale vita quotidiana e a ricevere l’assistenza adeguata” scrivono nel documento che è stato sottoposto ai capigruppo.

“Vorremmo esser presi in considerazione e inseriti in quel dibattito che riguarda lo spopolamento delle zone rurali genovesi in quanto quella è la genesi della collina del Priano e tale chiediamo che resti senza stravolgimenti dal punto di vista urbanistico, ma solo con una piccola ma significativa opera di riqualificazione. Negli ultimi anni si sta assistendo a un tentativo di ripopolamento e riqualificazione con ristrutturazioni che potremmo definire eroiche da parte dei privati di abitazioni e terreni abbandonati da tempo. Sulla collina è anche presente una delle ultime aziende agricole storiche della zona che con il proprio agriturismo cerca di mantenere viva la zona ormai conosciuta da una moltitudine di persone, le stesse che lamentano la situazione di degrado delle attuali vie di accesso alla collina del Priano”.

In effetti il borgo del Priano, pur essendo sulle prime alture di Sestri Ponente, soffre di un isolamento peggiore di un qualsiasi paese dell’entroterra in quanto le uniche vie di accesso sono in stato di incuria e degrado e di dimensioni non idonee al passaggio di qualsiasi mezzo contemporaneo, sia privato o di pubblica assistenza.

“Tutte le funzioni assistenziali − ricorda il comitato − sono limitatissime se non del tutto negate, dal primo soccorso, all’intervento di qualsiasi organo di pubblica sicurezza. Queste funzioni sono tacitamente demandate ai privati che per spirito di comunità e senso civico intervengono, dal semplice decoro urbano nei limiti del possibile, al servizio di spesa a domicilio per anziani con limitazioni motorie, ai più seri interventi per evitare tragedie come già accaduto in casi passati dove ad esempio più di una volta incendi sono stati domati da privati, rianimazioni cardiopolmonari effettuate da privati (fortunatamente competenti) e periodicamente i trasporti disabili, delle persone fragili, o con infortuni per cure in day hospital sempre e solo effettuati in maniera privata”.

Gli abitanti hanno chiesto di valutare seriamente la condizione delle rete del gas, e, se in stato davvero pericoloso per la pubblica incolumità, affidarsi all’istituto giuridico della somma urgenza adottando le misure speciali, deroghe o strumenti tali da consentire la realizzazione dell’allargamento minimo in prima fase anche in maniera temporanea dell’unica via di accesso non interessata dai lavori, via Molotto, garantendo così vie di fuga e sicurezza totale per il cantiere e per tutti i cittadini interessati, risolvendo successivamente in maniera definitiva il problema viabilistico del Priano.

“Vorremmo solo far capire all’amministrazione che tutti gli abitanti della zona del Priano partecipano attivamente alla vita civica e continueranno a farlo e non siamo certo noi a dovervi spiegare come con un piccolo intervento per il comune di Genova, l’intera zona dimenticata da troppi anni per disinteresse o per incapacità sarebbe riqualificata totalmente e sarebbe dimostrato, ancora una volta che un amministrazione seria e competente che agisce per il bene comune e la sicurezza pubblica riesce a realizzare opere utili alla collettività grandi o piccole che siano”.

L’unica soluzione percorribile sarebbe appunto l’allargamento di via Molotto stoppato da anni da un ricorso al Tar per un vizio di forma della procedura.

“Ci auguriamo una risposta chiara, che ancora non è arrivata, da parte della giunta” auspica Filippo Bruzzone della lista Rosso Verde.

“È importante e inevitabile intervenire anche se l’allargamento di via Molotto è una sfida impegnativa” sottolinea Federico Barbieri di Genova Domani.

Priano vista satellite
La collina di Priano vista dal satellite
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