Genova. Nuovo ospedale Galliera, sì o no? Nella coalizione di Andrea Orlando le idee non sembrano così chiare. Mentre a Roma arriva la firma sul decreto che autorizza Inail a spendere i 190 milioni liberati dall’operazione Erzelli, nel campo progressista c’è chi rimane sulle barricate nonostante le dichiarazioni del candidato presidente.
Ieri, parlando a SkyTg24, Orlando ha messo le cose in chiaro: “Non sono assolutamente contro il Galliera, è un progetto che va realizzato. Non c’è nessuna contrarietà”. E ha parlato anche a nome di chi lo sostiene: “Non è vero che i Cinque Stelle sono contrari, l’ho potuto verificare anche nella stesura del programma. C’erano perplessità di alcuni cittadini rispetto alla realizzazione del progetto, non dell’ospedale. Comunque il progetto è definito”.
In questo modo Orlando – che oggi ha provato a gettare acqua sul fuoco della polemica – aveva anticipato la stoccata di Marco Bucci, che presentando il patto dei sindaci ha provato a mettere l’avversario alle strette: “Oggi stiamo ancora parlando del nuovo ospedale Galliera perché qualcuno sette anni fa ha cominciato una battaglia contro. Questo qualcuno sono i Cinque stelle e Italia nostra: oggi vorrei sapere che cosa ne pensano i Cinque stelle e il candidato Orlando Dobbiamo farlo o no? Abbiamo bisogno del nuovo ospedale a Genova o ne ne abbiamo bisogno? Che parlino. Vorrei sentire il senatore Luca Pirondini che era uno dei più aggressivi tra chi non voleva fare il nuovo ospedale Galliera e voleva tenere quello vecchio”
Pirondini, replicando a stretto giro, ha toccato il tema di striscio, senza esprimere una posizione netta: “In nove anni il centrodestra ha promesso molto e non ha mantenuto nulla. Tra le promesse disattese proprio quelle sugli ospedali. Oggi Bucci, l’amico di Toti, tenta di addossare ad altri la responsabilità della non realizzazione del nuovo Galliera ma la verità è che tutto quello che non è stato realizzato in Liguria è solo responsabilità loro”.
E oggi a contraddire le dichiarazioni di Orlando è Ferruccio Sansa, ex candidato presidente dei progressisti (compreso il Pd di Orlando) e attualmente capolista di Alleanza Verdi Sinistra: “No al progetto del Galliera – scrive in maiuscolo nelle sue stories su Instagram -. Lo abbiamo sempre detto: siamo contrari al progetto del Galliera. Noi non cambiamo idea“.
Immediata la reazione di Bucci: “Era ovvio che sarebbe successo, ma succederà per tutte le infrastrutture. Orlando ieri ha detto una cosa intelligente, secondo me, ha detto che bisogna fare il Galliera. Io sono d’accordo da sette anni e stamattina subito Sansa ha detto no e infatti si romperanno su queste cose perché è il problema grosso: i signori del no vengono fuori quando c’è dire no, i signori del sì dicono sì quando c’è dire sì. Noi è una vita che diciamo sì, è una vita che vogliamo fare le cose e pensate che l’ospedale Galliera è rimasto sette anni fermo perché i signori del no hanno detto no: c’era Italia Nostra, c’erano i Cinque Stelle, mi ricordo il sentore Pirondini in una grande una grande riunione con tutti i genovesi dire no al Galliera. Ecco, adesso ovviamente dicono no. E noi cosa facciamo? Se diventerò presidente, cosa di cui sono certo, noi andremo avanti lo faremo. Il campo largo, stretto mezzo stretto, campo rotto come l’ho chiamato, non funziona”.
“Il Galliera deve essere riqualificato, su questo nulla in contrario – precisa oggi Pirondini -. Ma siccome oggi i pazienti possono stare anche tre giorni sulle barelle in corridoio perché mancano i posti letto, una riqualificazione dovrà prevedere un aumento dei posti letto e non una diminuzione. Più volte l’anno il pronto soccorso va in tilt perché mancano i posti letto. Non è possibile spendere così tanto per cancellare dei letti”.
“Anche sulla sanità, la sinistra ligure oggi ha dimostrato di essere divisa al suo interno: se Orlando si dice favorevole alla costruzione del nuovo ospedale genovese Galliera, Sansa sostiene, in compagnia del Movimento 5 Stelle, di non volerlo – attacca Stefano Balleari, capogruppo di Fratelli d’Italia e candidato in Regione -. L’ennesimo cortocircuito di una sinistra litigiosa, unita solo dall’odio nei confronti del centrodestra e incapace di avere unità e visione per il futuro della Liguria”.
Orlando nel pomeriggio, a margine della presentazione delle liste civiche, ha provato a mettere un tombale: “Nel programma ci saranno tutte le indicazioni puntuali sulle cose che dobbiamo fare, nel programma però non sarà contenuta nessuna ipotesi sulla realizzazione di una macchina del tempo, perché la realizzazione di un ospedale, il Nuovo Galliera, che è già stato finanziato e autorizzato da amministrazioni comunali – e stiamo spesso discutendo di competenze che non hanno nulla a che vedere con quelle della Regione – non è nella potestà di un presidente della Regione Liguria chiunque esso sia”.
Il progetto del nuovo ospedale Galliera è impantanato da anni tra ricorsi ai tribunali amministrativi, aumenti di costi e gare deserte. La parola fine l’ha detta il Consiglio di Stato respingendo il ricorso al presidente della Repubblica presentato da Italia Nostra. Negli scorsi giorni è stato firmato il decreto che dà il via libera ai 190 milioni di euro: Inail metterà la cifra per costruire l’ospedale e consegnarlo pronto per l’esercizio, poi l’ente Galliera pagherà un canone annuale con tasso di interesse. Se tutto andrà bene, a fine anno verrà bandita la gara e nel 2025 inizieranno i lavori.
Nuovo Galliera: leggi tutte le notizie
Il nuovo Galliera avrà 404 posti letto (oggi sono 413) con camere a due letti e alcune a uso singolo, con un alto comfort alberghiero. Le aree verdi occuperanno 9.814 metri quadrati, mentre l’area complessiva sarà di 70.232 metri quadrati. Le camere operatorie saranno 14, il numero degli ambulatori 80 e il parco macchine vedrà 5 Tac, 2 Pet/Tac, 3 risonanze magnetiche, 3 angiografi, 3 acceleratori lineari, 1 gammacamera, una piastra dei laboratori (polispecialistica) e 4 palestre di riabilitazione. Conserverà un forte orientamento chirurgico, secondo la sua natura di ospedale di rilievo nazionale e di alta specializzazione, e continuerà a garantire tutte le prestazioni in regime di urgenza, di elezione, di chirurgia e di chirurgia specialistica, oncologia, radioterapia, nonché le prestazioni di diagnostica per immagini e di laboratorio all’avanguardia. L’edificio sarà un’opera a basso impatto ambientale, dotato di innovativi sistemi di razionalizzazione nell’uso dell’energia. All’interno, l’ospedale sarà attraversato da percorsi semplici e distinti tra pazienti, visitatori e personale sanitario, con due ingressi: uno in via Alessandro Volta e l’altro in corso Aurelio Saffi, per l’accesso al pronto soccorso.