Esposizione

Genova rende omaggio all’architetto Alberto Ponis con una mostra a Villa Croce

Al via il 12 ottobre in occasione del conferimento a Ponis della Medaglia della Città di Genova

Generico ottobre 2024

Genova. Alberto Ponis costruire nella natura è la mostra che indaga l’opera dell’architetto genovese Alberto Ponis (1933), in occasione del conferimento a Ponis della Medaglia della Città di Genova prevista per il 12 ottobre 2024 nell’ambito delle Celebrazioni Colombiane. Appuntamento al museo d’arte contemporanea di Villa Croce dal 12 ottobre al 31 dicembre, visitabile dal martedì alla domenica ore 11.00-18.00.

La mostra è curata dallo storico dell’architettura Emanuele Piccardo che, dopo due anni di meticoloso lavoro nell’Archivio Ponis, ha strutturato il progetto espositivo con l’obiettivo di presentare la ricerca progettuale di Ponis, tra le case unifamiliari e le case collettive per la vacanza in Sardegna, tra Palau e Costa Paradiso.

Il rapporto con la natura e i suoi elementi rappresenta il fulcro della sua architettura. È la natura che condiziona e stimola l’architetto genovese a costruire attorno agli alberi di corbezzolo e alle rocce di granito, senza alterare l’orografia del terreno. Questi elementi naturali generano le forme dell’architettura delle case che riprendono alcuni caratteri dell’architettura vernacolare sarda, in particolare lo stazzo gallurese, ovvero la casa del pastore, per poi essere reinterpretato da Ponis con la sua sensibilità e la sua etica del fare architettura.

Alberto Ponis si laurea in architettura a Firenze nel 1960. Dal 1960 al 1963 si trasferisce a Londra dove incontra due protagonisti del New Brutalism: Ernö Goldfinger e Denys Lasdun, entrando in contatto anche con le architetture di James Stirling. L’esperienza nello studio di Lasdun condizionerà tutta la sua attività professionale. Nel 1963 rientra in Italia, in Sardegna nella Gallura, insieme ad un gruppo di investitori inglesi e si fermerà lì per tutta la vita, eleggendo quei territori come luoghi dove sperimentare la sua idea di architettura. Ponis dopo l’esperienza da Lasdun acquisisce quella maturità progettuale che verrà applicata nelle prime architetture che realizza, sul finire degli anni sessanta, a Costa Paradiso in Sardegna.

Alberto Ponis costruire nella natura è strutturata in quattro sezioni: Architetture, Archivio Alberto Ponis, Pittura, Viaggi.

Architetture

Si tratta di una sintesi della vasta produzione architettonica di Ponis, raccolta in 16 architetture, attraverso schizzi, disegni, fotografie da lui realizzate e fatte appositamente dal curatore della mostra Emanuele Piccardo. Case singole e collettive costruite tra il 1963 e il 2006 a Costa Paradiso e Punta Sardegna.

Archivio Alberto Ponis

Questa sezione è un’attraversamento dell’Archivio con taccuini, riflessioni teoriche, schizzi, riviste di architettura, che consentono allo spettatore di entrare dentro le idee di Alberto Ponis.

Pittura

La pittura è importante nell’opera di Alberto Ponis per rappresentare gli spazi urbani e naturali. In questa sezione vengono presentati i quadri che ha realizzato sul porticciolo di Nervi, dipinto nel tempo tra la fine degli anni ottanta e metà anni novanta del secolo scorso.

Viaggi

Il tema del viaggio è centrale per la ricerca di Ponis, a partire dal 1963 quando attraversa i villaggi sardi della costa e dell’entroterra per immergersi nella architettura vernacolare per definire la sua idea di architettura. Nel decennio sessanta-settanta sono numerose le visite a New York, a Philadelphia per visitare le architetture di Louis Kahn e Robert Venturi, il Sea Ranch in California, a Ronchamp e La Tourette, le due opere iconiche di Le Corbusier; le architetture di Arno Jacobsen e Alvar Aalto in Scandinavia.

La mostra è accompagnata da una monografia di 400 pagine bilingue, italiano ed inglese, edita dalla casa editrice plug_in, con l’obiettivo di ricollocare la figura di Alberto Ponis nella storia dell’architettura del Novecento.

Le conferenze

Durante il periodo espositivo verrà organizzato un programma di conferenze:

16 ottobre ore 17 “Architettura mediterranea?” Alessandro Lanzetta, architetto, Università La Sapienza-Roma
23 ottobre ore 17 “Architetture minori” Luca Guido, storico dell’architettura, IUAV-Venezia
29 ottobre ore 17 “Mario Galvagni: ecologia della forma” Francesca Olivieri, architetta
13 novembre ore 17 “La vacanza a Punta Ala” Marco Del Francia, architetto, BACO- Archivio Vittorio Giorgini
22 novembre ore 17 “Abitare la vacanza 2025” Andrea Canziani, architetto, Ministero della Cultura Gloria Bovio, architetto, presidente Dialoghi d’Arte Emanuele Piccardo, presidente plug_in
27 novembre ore 17 “Cultura e tecnica: riflessioni sul costruire” Francesca Torzo, architetta Dicembre (data da definire) “Archiviare l’architettura: l’esperienza dell’Archivio Progetti IUAV” Teresita Scalco, Archivio Progetti IUAV

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