Genova. Con 105 interventi da parte dei vigili del fuoco, attivi senza soluzione di continuità per allagamenti, alberi pericolati e strutture danneggiate, si è chiusa l’allerta arancione su Genova e Savona, allerta che ora proseguirà in giallo fino alle 14 di oggi mentre per i bacini grandi di Levante resterà arancione fino alle 14 per poi passare in giallo fino alle 16.
In queste 24 ore di pioggia incessante – che potrebbe proseguire ancora nel pomeriggio – la Liguria è stata sottoposto ad un vero e proprio martellamento d’acqua, arrivato su un territorio già saturo dalle piogge delle scorse settimane. E gli effetti si sono visti: come abbiamo raccontato su queste pagine a Recco e a Sori i torrenti sono esondati in diversi punti, mentre i danni più gravi si sono registrati a Lavagna e a Chiavari, dove nel pomeriggio sia l’Entella sia il Rupinaro sono usciti dagli argini, travolgendo auto in sosta, abitazioni e negozi. Per fortuna non si sono registrati feriti o vittime.
Nel giro di poche ore si sono verificati pesanti allagamenti praticamente un po’ ovunque, con le strade divenute fiumi in piena. Criticità anche per le autostrade che nella giornata di ieri hanno fatto registrare diversi allagamenti, soprattutto in A12 e A10, con le temporanee chiusure dei caselli di Chiavari e Lavagna. Non indenne neanche il trasporto ferroviario, con criticità sulla linea tra Genova e La Spezia che hanno causato ritardi anche pesanti. In serata una piccola frana a Pieve Ligure ha complicato la situazione, poi risolta nel giro di poche ore.
Nel primo pomeriggio di ieri apprensione anche per il Bisagno, che raccogliendo le acque dei versanti di tutta l’ampia vallata ha fatto registrare un repentino innalzamento dei livelli idrometrici arrivando a superare i 3 metri presso La Presa di Bargagli, quindi ben al di sopra dell’ultimo livello di allertamento, quello rosso. Per fortuna, però, la perturbazione si è spostata rapidamente sui versanti prima della Fontanabuona e poi del Tigullio, permettendo al grande torrente che attraversa Genova di sgonfiarsi altrettanto rapidamente. Durante la sua piena – era da qualche anno che a Molassana non lo si vedeva scorrere da argine ad argine – la forza dell’acqua ha “cancellato” la pista del cantiere dello scolmatore che attraversava l’alveo, trascinando a valle per centinaia di metri i grossi cilindri di cemento utilizzati per sostenere la rampa utilizzata dai mezzi da scavo.
Dal punto di vista statistico la località che ha fatto registrare la maggiore precipitazione nelle ultime 24 ore è la stazione Arpal di Sant’Ilairo che con i suoi 169 mm di pioggia è stata la località più piovosa della regione in questa ultima allerta. Segue Sestri Levante con 145 mm e Colle del Melogno, Imperia, con 132 mm.
Nel pomeriggio di oggi, infine, è previsto un generale miglioramento che dovrebbe consolidarsi nei prossimi giorni con una rimonta anticiclonica che dovrebbe tenere lontano dalla nostra regione nuovi pronti perturbativi. Una boccata d’ossigeno per la resilienza del territorio oramai piegato dalla quantità d’acqua e completamente saturo. La stagione delle piogge, però, non è ancora finita, e in queste condizioni anche precipitazioni più contenute potrebbero creare risposte immediate dei torrenti. Ora però è il momento della conta dei danni, sperando che la ripresa del territorio dopo questo “bombardamento” d’acqua non sia accompagnata da criticità e nuova dissesto.