Genova. Anche Bucci annuncia che delegherà un assessore alla Cultura se diventerà presidente della Regione: “Assolutamente sì, nomineremo un assessore alla cultura – ha detto oggi il sindaco e candidato presidente a margine di un incontro con Noi Moderati -. Però sono i risultati che contano, non i nomi degli assessori, con tutto il rispetto”.
È dall’inizio della campagna elettorale che Andrea Orlando, suo principale avversario, insiste sul tema: “Dovremo lavorare per fare in modo che la parola cultura non sia un’appendice della parola turismo. La cultura è l’elemento che deve caratterizzare l’identità di una terra, costruire legami con il resto del mondo. Per questo, è un impegno facile da prendere, se sarò eletto nominerò un assessore alla cultura“. E ieri sera, in un’intervista a Primocanale, ha ribadito il concetto.
“Questa polemica è ridicola, alla gente non interessa – replica Bucci -. Alla gente interessa che il 2022, 2023 e 2024 sono stati gli anni migliori per la cultura nel comune di Genova. Abbiamo fatto cose incredibili e gliel’hanno anche detto ieri sera al candidato, gli hanno citato l’anno del Medioevo che ho avuto un grandissimo successo. Noi faremo queste cose. Ci sarà un assessore? Penso assolutamente di sì e sono convinto che porteremo avanti questa cosa. Ma non è il nome che cambia, è il sistema che fa la differenza”.
Negli ultimi anni sia Toti sia Bucci sono finiti nel mirino per essersi privati di un assessore alla Cultura. Nella prima giunta Bucci la scelta era ricaduta su Elisa Serafini (che se n’era andata da Tursi sbattendo la porta) e poi su Barbara Grosso. Nel 2022 il sindaco ha scelto di tenere per sé la delega, quindi ha promesso un’assegnazione che in realtà non è mai arrivata. Nel 2015 Giovanni Toti affidò la materia a Ilaria Cavo, riconfermata cinque anni dopo al secondo mandato. Poi l’assessora è stata eletta in Parlamento e da allora la delega è rimasta nelle mani del presidente, salvo nominare la sua portavoce Jessica Nicolini (oggi candidata nella lista civica Vince Liguria) responsabile delle politiche culturali.
Bucci ha anche confermato una novità che nasce da una proposta di Fratelli d’Italia sulla falsariga del ministero del Mare: “Avremo una delega alla blue economy, cosa che non c’è stata prima. La blue economy è il futuro della nostra regione e come sapete comprende tante cose, una filiera enorme”.