Svelato

Elezioni regionali, Andrea Orlando presenta il programma: 57 pagine e quattro azioni cardine

"Rigenerare, innovare, curare, redistribuire", elenca il candidato del centrosinistra alla presidenza della Regione. Che mette al primo posto, tra i settori che necessitano interventi radicali, la sanità

andrea orlando

Genova. Dopo un fine settimana che ha visto tornare in Liguria la segretaria del Pd Elly Schlein, il candidato alla presidenza della Regione per il campo largo, Andrea Orlando, ha diffuso il suo programma elettorale pubblicandolo sul sito orlandopresidente.it.

Il programma arriva all’indomani della tappa di Orlando e Schlein nel ponente, a Imperia e Savona, e nella giornata di quella spezzina. Il deputato e la segretaria del Pd hanno tenuto un comizio in piazza del Bastione, e nel primo pomeriggio il primo ha confermato che “oggi partiamo con la pubblicazione del programma, che sino all’ultimo sarà aperto al contribuito di tutti. Lo abbiamo costruito con tutte e tutti, in tante assemblee e in tanti momenti di partecipazione, e vogliamo continuare a raccogliere contributi. Aiutateci a far crescere un’idea di Liguria e intanto confrontiamoci su quelle che abbiamo già messo in campo”.

Per le persone, con le persone – si legge sul sito – Così intendiamo la politica, così abbiamo costruito il nostro programma di governo per la Liguria. Non l’abbiamo fatto nel chiuso di una stanza, nemmeno in qualche luogo elitario in pochissimi convenuti. Lo abbiamo fatto insieme a migliaia di liguri, che hanno inviato i loro contributi e partecipato alle cinque tappe di costruzione del programma: Sanremo, Savona, Spezia, Lavagna, Genova”.

“La partecipazione non è uno slogan da campagna elettorale, è l’unico modo per tenere la politica con i piedi per terra, ben agganciata alla realtà, per impedire che le oligarchie sostituiscano l’interesse di pochi all’interesse pubblico di tutte e tutti i liguri – prosegue Orlando – Il metodo partecipativo che abbiamo utilizzato per costruire questo programma elettorale sarà la cifra di come governeremo la Regione. Abbiamo definito insieme un programma che è allo stesso tempo un progetto concreto ma anche lungimirante. Perché non basta gestire l’esistente, dobbiamo pensare al futuro della nostra terra”.

Il programma di Orlando si sviluppa su 57 pagine, riassume “azioni e valori per la Liguria del 2030” ed elenca quattro azioni cardine di quella che il candidato definisce “la nostra visione: rigenerare, innovare, curare, redistribuire. Sempre meno abitata e sempre più anziana, la nostra è una regione che vive una crisi demografica che non ha paragoni nel resto d’Europa, ed è l’unica regione del Nord che ha più pensionati che occupati. La sfida, pertanto, è quella di uno sviluppo sostenibile, che non si rassegni al consumo e all’impoverimento del territorio”, si legge nell’incipit del programma, in cui Orlando elenca le proposte sui vari macrotemi.

Le parole chiave: “rigenerazione, “innovazione”, “sostenibilità” ed “equità”

Tra le parole chiave usate nel programma, che racchiude le proposte di tutte le forze della coalizione, ci sono “rigenerazione, “innovazione”, “sostenibilità” ed “equità. Vogliamo una Liguria produttiva, promotrice di una reindustrializzazione sostenibile, perché solo l’innovazione, digitale e sociale, crea imprese e lavoro ad alto valore aggiunto – si legge – Una regione capace di offrire opportunità di lavoro diversificate, green jobs, che garantisca il salario minimo e incentivi i giovani a rimanere. Una Liguria connessa, dove il diritto alla mobilità e alla piena accessibilità sia garantito, che sappia costruire le infrastrutture strategiche, necessarie a uscire dall’isolamento, a crescere, a creare sinergie”.

Ancora, una Liguria “una Liguria attrattiva nel rispetto del suo paesaggio e del suo patrimonio storico e culturale, capace di offrire esperienze nuove e diverse e di scongiurare massificazione e overtourism che sono modelli che depauperano invece di creare valore. Vogliamo una Liguria giusta, dove tutti e tutti possano accedere a quei servizi e quelle attività che compongono i diritti di cittadinanza: una casa dignitosa, la mobilità, sportelli assistiti per le pratiche digitali, servizi per l’infanzia, servizi di igiene ambientale, spazi pubblici, spazi verdi, impianti sportivi, strutture ricreative, acqua ed energia efficienti a prezzi accessibili”.

“Per fare questo è necessario un modello di governo trasparente, che sappia fare della partecipazione popolare e delle forze sociali il proprio tratto distintivo, per azioni politiche e amministrative giuste ed efficienti”, si legge ancora nel programma, in cui viene annunciato il ricorso al bilancio partecipativo “che permetterà ai cittadini di concorrere, in un percorso condiviso e aperto, a scelte sull’utilizzo di risorse pubbliche e di incidere così direttamente sulla qualità della vita di tutti i giorni”.

Orlando annuncia anche che “per accrescere le risorse e gli strumenti in una visione partecipativa e di sinergia con il territorio”, saranno sperimentati “nuovi strumenti anche di partnership tra pubblici e privati. La nostra sarà una Regione che promuove la cultura della legalità e combatte la criminalità organizzata e i reticoli corruttivi che ne sono complemento e che costituiscono il più ingiusto dei costi a carico di una collettività”.

Le proposte per la sanità: via Alisa, un calmiere per le locazioni per infermieri e oss, edilizia sanitaria

A meritare un capitolo a parte, il primo, è però la sanità: “Noi siamo totalmente contrari alla formula del ‘privato sostitutivo‘ del pubblico, che mina le fondamenta dell’universalismo del sistema sanitario previsto dalla nostra Costituzione. È, quindi, fondamentale un rafforzamento della sanità pubblica, intervenendo, anzitutto, per bloccare l’emorragia di personale medico e sanitario, riavvicinandoci progressivamente agli organici regolamentari previsti. Per il raggiungimento di questo obiettivo è necessario, innanzitutto, lavorare sulla corretta applicazione dei contratti collettivi nazionali”.

Tra le proposte avanzate, sperimentando un calmiere delle locazioni per infermieri ed OSS, e superare l’attuale governance, abolendo Alisa, l’Azienda Ligure Sanitaria, e investendo nell’edilizia sanitaria, sia sull’ammodernamento delle strutture esistenti sia sulla costruzione di nuovi ospedali. Tra le proposte specifiche per i cittadini, lo psicologo territoriale, i consultori riaffermati come spazio pubblico e l’attuazione della medicina di genere “per garantire la cura migliore per donne e uomini e persone di altra identità sessuale o di genere”.

Sul fronte del lavoro, il programma di Orlando indica tra le politiche direttamente attivabili dalla Regione l’introduzione di due misure legislative: “Sulla scorta di quanto fatto nel Lazio, approveremo una legge che porti l’indennità minima per tirocini extracurriculari da 500 a 800 euro mensili; seguendo, poi, l’esperienza di altre regioni e comuni, sarà prioritario approvare una legge che stabilisca un salario minimo pari a 9 euro lordi all’ora, per i salari dei contratti dei bandi e delle concessioni della Regione e delle proprie controllate, nello spirito della proposta nazionale sul salario minimo”.

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