Genova. “Il tema oggi centrale negli appuntamenti elettorali è la partecipazione al voto dei cittadini. Alle elezioni europee abbiamo visto che il 50% non è andato votare e questo vuol dire che c’è una crisi della democrazia“. A dirlo Maurizio Landini, segretario nazionale della Cgil oggi a Genova per presenziare l’incontro organizzato dal sindacato sulla manovra finanziaria. “Il nostro è un invito alle persone a usare il diritto che la democrazia liberale ci consente, quello di andare a votare”.
Dopo l’appello ad utilizzare gli strumenti della democrazia, Landini però entra nel merito delle elezioni regionali in arrivo in Liguria: “Noi abbiamo preso una posizione molto precisa contro l’autonomia differenziata – spiega il segretario nazionale della Cgil – siamo per il regionalismo, sì, ma pensiamo che le singole regioni non possano sostituirsi allo Stato. Questo significherebbe una presa in giro, significherebbe non affrontare i temi delle persone. Noi oggi abbiamo bisogno di politiche energetiche, industriale e sanitarie che siano di livello nazionale”.
“Oggi il voto in Liguria come nella altre regioni chiamate alle urne, non è solo di carattere regionale – spiega – ma ha anche un valore politico perche rappresenta la scelta tra idee diverse dello Stato, tra le quali emerge anche una preoccupante revisione costituzionale”. L’importanza del voto in Liguria è quindi confermata: “Una volta la Liguria e Genova erano parte del triangolo industriale del paese – sottolinea Landini – oggi non dobbiamo disperdere ulteriormente il patrimonio di competenze rimasto sul territorio. Servono per questo delle politiche industriali dirette dal pubblico oltre che dai privati. Per questo noi chiediamo chiarezza alle forze politiche in corsa per queste elezioni, perchè dicano prima che cosa vorranno fare per queste tematiche fondamentali”.