Sorprese

Il nuovo consiglio regionale tra campioni di preferenze, new entry a sorpresa e “trombati” eccellenti

Sanna (Pd) il più votato della Liguria, nella maggioranza exploit di Scajola (Forza Italia). Fuori (per ora) Nicolini, Giampedrone e Sansa

Generico ottobre 2024

Liguria. Ci sono i mister (e le miss) preferenze, e quelli che entreranno per una manciata di voti, ci sono i rookie e quelli già al secondo, o addirittura al terzo giro, e poi ci sono, come in ogni tornata elettorale, i trombati più o meno illustri: all’indomani della vittoria di Marco Bucci ecco gli eletti al consiglio regionale della Liguria, tenendo conto che alcuni giochi sono ancora aperti tra rinunce e promozioni in giunta.

Come si compone il consiglio regionale della Liguria

I consiglieri in Liguria sono 30, oltre al presidente della giunta. Di questi, 24 sono eletti con sistema proporzionale sulla base di liste provinciali: Genova (13), La Spezia (4), Savona (4), Imperia (3). I restanti 6 seggi, come stabilito dalla legge elettorale 18/2020 ancora in vigore, sono assegnati con un sistema maggioritario dopo le elezioni ai gruppi di liste a supporto del presidente eletto, o alle liste non associate in caso di raggiungimento della maggioranza assoluta. Alla fine in Liguria saranno 17 consiglieri di maggioranza, più il presidente, e 13 di minoranza, tra i quali è incluso il candidato presidente sconfitto.

La sezione mancante a Genova: esiti ancora incerti

Da una delle 964 sezioni in provincia di Genova non sono ancora stati trasferiti i dati relativi alle preferenze. Questo rende impossibile, in linea teorica, ufficializzare la composizione del consiglio regionale. Un esempio è il testa a testa sul quarto posto del Pd nella circoscrizione, con il segretario provinciale Simone D’Angelo avanti per un soffio rispetto al capogruppo uscente in via Fieschi Luca Garibaldi.

Il consiglio regionale della Liguria, composizione “temporanea”

Marco Bucci – presidente

Andrea Orlando 

PARTITO DEMOCRATICO
Armando Sanna (Ge)
Katia Piccardo (Ge)
Federico Romeo (Ge)
Simone D’Angelo (Ge)
Roberto Arboscello (Sv)
Davide Natale (Sp)
Carola Baruzzo (Sp)
Enrico Ioculano (Im)

FRATELLI D’ITALIA
Stefano Balleari (Ge)
Simona Ferro (Ge)
Rocco Invernizzi (Sv)
Luca Lombardi (Im)
Gianmarco Medusei (Sp)

VINCE LIGURIA BUCCI PRESIDENTE
Federico Bogliolo (Ge)
Matteo Campora (Ge)
Alessandro Bozzano (Sv)

LEGA
Alessio Piana (Ge)
Sara Foscolo (Sv)
Alessandro Piana (Im)

FORZA ITALIA
Carlo Bagnasco (Ge)
Angelo Vaccarezza (Sv)
Marco Scajola (Im)

ALLEANZA VERDI SINISTRA
Selena Candia (Ge)
Jan Casella (Sv)

ORGOGLIO LIGURIA
Giovanni Boitano (Ge)
Marco Frascatore (Sp)
Walter Sorriento (Im)

ANDREA ORLANDO PRESIDENTE
Gianni Pastorino (Ge)

MOVIMENTO 5 STELLE
Stefano Giordano (Ge)

I trombati eccellenti (ma con possibile ripescaggio)

L’esito delle urne lascia, al momento, fuori dal consiglio regionale due fedelissimi dell’ex governatore Giovanni Toti, l’assessore alla Protezione civile Giacomo Giampedrone, candidato nella lista Vince Liguria alla Spezia – e che però potrebbe comunque essere chiamato in giunta dal Bucci – e la ex portavoce di Toti, Jessica Nicolini, la quale potrebbe rientrare come prima dei non eletti della “nuova” lista arancione in caso di promozione ad assessore di Matteo Campora. Niente da fare anche per Angelo Gratarola, ex assessore alla Sanità, scelto sempre da Toti.

Fuori dal consiglio regionale anche Stefano Anzalone, nella lista civica Orgoglio Liguria a Genova e indagato per voto di scambio nel quadro dell’inchiesta della Procura di Genova. Fuori anche una campionessa di preferenze come Lilli Lauro, che esule della lista Toti era migrata in Fratelli d’Italia. Delusione anche per i due leghisti Sonia Viale, candidata a Imperia e terza in lista, e Stefano Mai, terzo nella circoscrizione Savona.

Nella minoranza, niente da fare (al momento) per Luca Garibaldi, referente Pd del Tigullio ed ex capogruppo in via Fieschi, scalzato per un pugno di voti da Simone D’Angelo. Fuori anche Ferruccio Sansa che, ieri durante lo spoglio, già metteva in preventivo la possibilità di tornare a fare il giornalista a tempo pieno.

Non tornerà in consiglio regionale il “decano” Pippo Rossetti, passato dal Pd ad Azione e comunque doppiato nelle preferenze da Cristina Lodi (anche lei fuori).

Niente consiglio regionale per i due consiglieri regionali uscenti del M5s, Stefano Tosi (candidato nella lista civica di Orlando) e Paolo Ugolini.

Le New Entry in consiglio regionale

Un consiglio regionale rinnovato per la metà, se si considera che su 30 consiglieri 12 sono new entry. Tra loro Federico Bogliolo, arancione già presidente del municipio Levante, Luca Lombardi detto HYPE, sanremese che ha sbancato con una campagna fatta soprattutto su TikTok, poi la leghista savonese Sara Foscolo, che dopo un’esperienza breve in parlamento torna alla grande politica, Rocco Invernizzi (Fdi), figura vicina a Marco Melgrati, e la sua nemesi, Jan Casella (Avs), ambientalista alassino.

Ben tre rookie, ma amministratori di una certa esperienza, sono del Pd: Katia Piccardo, la combattiva sindaca di Rossiglione, Federico Romeo, che è riuscito a sbancare nella sua Valpolcevera nonostante l’exploit dell’avversario interno ai dem, Armando Sanna (mister preferenze del Pd), e poi Simone D’Angelo, segretario metropolitano, che però avrebbe pronta la lettera di dimissioni da quell’incarico dopo la sconfitta di Orlando. Nuova del Pd anche Carola Baruzzo, in ticket con Davide Natale alla Spezia.

Ce l’hanno fatta Stefano Giordano, pompiere e sindacalistaì, coordinatore metropolitano del M5s, e poi i “civici” Walter Sorriento e Marco Frascatore.

I campioni di preferenze del consiglio regionale della Liguria

Bastava dare un’occhiata ai risultati nella zona di Sant’Olcese e dintorni per capire che lo scettro delle preferenze lo avrebbe tenuto in mano Armando Sanna, già vicepresidente del consiglio regionale (ed ex sindaco di Sant’Olcese), eletto dai cittadini con 8 mila voti. Numeri molto alti anche Katia Piccardo (oltre 7600) sindaca di Rossiglione, e Federico Romeo, dati che confermano il radicamento del Pd in alcune vallate del genovesato. Roberto Arboscello supera i 6000 voti nel savonese.

Nel centrosinistra molto bene la rossoverde Selena Candia che supera in termini di preferenze – oltre 4000- sia il compagno di lista in Avs Ferruccio Sansa sia Gianni Pastorino, eletto nella civica di Orlando.

Marco Scajola a Imperia, nella lista di Forza Italia, ex assessore regionale dal cognome inevitabilmente “importante”, è il più votato del centrodestra con 6308 preferenze. A distanza Carlo Bagnasco, sindaco di Rapallo, e coordinatore regionale di Forza Italia, con 4742 voti (circoscrizione Genova). Ma la maggioranza a Genova vede come primo partito Fratelli d’Italia, al 13,6%, e Stefano Balleari in pole con oltre 3600 voti,  si rifa della batosta alle Europee. Sono 3100 i voti della seconda in lista, Simona Ferro. In Vince Liguria oltre 2000 voti per Federico Bogliolo e 1900 per Matteo Campora. Nella Lega Alessio Piana prende più voti del viceministro Edoardo Rixi che comunque non sarebbe rimasto in Liguria. Oltre 2300 per  Angelo Vaccarezza nella lista di Forza Italia a Savona e per la terza volta eletto in consiglio regionale.

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