Genova. Anche la moglie dell’ex patron della Qui! Group Gregorio Fogliani ha scelto di patteggiare con i pm per il crac dell’azienda di buoni pasto che ha travolto centinaia di piccoli creditori e una quindicina di aziende.
Questa mattina Luciana Calabria, assistita dall’avvocato Paolo Genovese, ha ufficializzato l’accordo con la procura. Per lei un patteggiamento di un anno e dieci mesi di reclusione (sotto la soglia della sospensione condizionale della pena) e una confisca da un milione e seicentomila euro. Esclusi dalla confisca i gioielli sequestrati e una delle ville di Forte dei Marmi (le altre due, del valore di due milioni e mezzo di euro ciascuna, sono state confiscate a Fogliani).
La decisione della gip Caterina Longaro sulle proposte di patteggiamento sarà presa nell’udienza di venerdì 4 ottobre.
Gregorio Fogliani, una settimana fa, ha deciso di patteggiare la pena di 4 anni e mezzo di reclusione. In questo modo, visto che ha già scontato sei mesi di custodia cautelare in carcere, potrà evitare la reclusione e chiedere i domiciliari o l’affidamento in prova. I reati contestati per il maxi crac erano bancarotta fraudolenta, riciclaggio, truffa aggravata e autoriciclaggio.
In pratica a cinque anni dai fatti, dei 30 imputati solo uno ha scelto di non patteggiare ma è probabile che opterà per il rito abbreviato.