Genova. Era il 2020 quando la Regione Liguria approvava una legge che consentiva di seppellire le ceneri degli animali domestici nella tomba con i loro padroni, e da allora sono tante le amministrazioni locali che, sulla base delle linee guida contenute nel provvedimento, hanno adottato leggi ad hoc o modifica i regolamenti comunali per consentirlo all’interno del loro territorio.
L’ultimo in ordine di tempo è stato il Comune di Chiavari. Lo scorso 24 settembre il consiglio comunale ha approvato una modifica al regolamento di polizia mortuaria (che non veniva modificato dal lontano 1899) stabilendo che è possibile, sempre previa cremazione e conferimento in urna separata, inumare nella stessa tomba animale e padrone. La richiesta deve arrivare o dal padrone stesso tramite disposizione testamentaria o dai suoi eredi o parenti: i costi sono a carico di chi propone l’istanza, e la tumulazione dell’animale si allinea con la scadenza della sepoltura del concessionario.
Gatti e cani possono dunque riposare nella stessa tomba del padrone, un provvedimento valido sia nel cimitero monumentale di via Piacenza sia in quello di Sant’Andrea di Rovereto. Ma Chiavari, come detto, è soltanto l’ultimo di una lunga serie di Comuni liguri che hanno deciso di adottare questo provvedimento.
Prima tra tutte Genova dove, a dicembre 2021, la giunta comunale ha approvato la delibera che consente la tumulazione degli animali di affezione nella tomba o nel loculo del padrone defunto o nella tomba di famiglia. Nel Tigullio è consentito poi a Santa Margherita Ligure, mentre spostandosi verso ponente il via libera è arrivato da Loano e da Albenga, dove la Diocesi di Albenga e Imperia ha però duramente contestato la decisione del Comune.