Fumata nera

Technisub: fallita la trattativa per l’acquisizione del sito produttivo e l’assorbimento delle maestranze

L'assemblea dei lavoratori convocata per domani deciderà le prossime iniziative di lotta.

presidio fiom bandiera

Genova. Fumata nera oggi in Confindustria nell’incontro tra la Technisub, le organizzazioni sindacali e la rsu di stabilimento.

La Technisub è una azienda genovese fondata nel 1962 e uno storico marchio di attrezzatture subacquee oggi controllata dalla francese Aqualung che occupa circa 45 dipendenti.

Nei mesi scorsi la casa madre francese ha dato comunicazione di voler abbandonare il sito genovese entro l’anno in corso e di trasferire la produzione di attrezzature per sport acquatici presso lo stabilimento inglese della controllata Apeks con il solo scopo di aumentare i profitti.

Nell’incontro di stamattina, avvenuto a valle di un processo di confronto che prosegue ormai da sei mesi, la Technisub ha comunicato che la trattativa in corso con un gruppo del sud-est asiatico operante anch’esso nel settore della subacquea che avrebbe dovuto rilevare l’impianto genovese e la forza lavoro è definitivamente fallito.

Di fronte a questo fatto che sancisce la chiusura di Technisub, si aprono scenari foschi per i lavoratori e le loro famiglie. “Come organizzazione sindacale non accetteremo mai che una ristrutturazione aziendale dovuta esclusivamente alle scelte scellerate del gruppo dirigente della controllata francese Aqualung, siano pagate dai lavoratori con la perdita del lavoro e del salario – dice la Fiom Cgil in una nota – Per questo motivo l’assemblea dei lavoratori convocata per domani deciderà le prossime iniziative di lotta. Genova non può permettersi di perdere l’ennesima eccellenza industriale: occorre che tutta la città si stringa intorno ai lavoratori della Technisub”.

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