Antenne dritte

Allarme per i pini storti di Castelletto, Aster: “Nessun taglio”. Domani protesta al Matitone

Gli alberi di corso Paganini non sono a rischio cedimento. Intanto prosegue la mobilitazione: "La Consulta del verde è una farsa, togliere la gestione ad Aster"

Generico settembre 2024

Genova. L’intervento della polizia locale, poi le transenne e i segnali di divieto di sosta posizionati a bordo strada. Dopo la vicenda dei 15 pini domestici tagliati a Brignole un nuovo allarme si è diffuso stamattina tra gli ambientalisti per gli alberi di corso Paganini, in circonvallazione a monte. Anche perché la sciroccata di stamattina ha creato qualche piccolo danno.

A rassicurare è Giorgio Costa, responsabile del verde di Aster: “Non verranno tagliati. Domani mattina sarà rimosso un ramo rotto dal vento – spiega -. Quei pini sono contorti da sempre, ma non hanno mai dato problemi“.

Insomma, nessun taglio all’orizzonte per questi pini tipicamente storti, anche se ultimamente il quartiere non è stato immune da tagli, prima in corso Magenta e poi in spianata Castelletto, giustificati sempre con la necessità di rimuovere piante considerate a rischio cedimento. Le motoseghe sono entrate in azione negli scorsi giorni anche in viale Modugno sulle alture di Pegli e in via Costanzi, in zona Oregina.

Intanto il Circolo Nuova Ecologia, tra le più attive forze di contestazione contro le politiche del Comune, ha convocato un nuovo presidio di protesta domani alle 9.00 davanti agli uffici del Matitone “in occasione dell’ennesima convocazione farsa della Consulta del verde”. Secondo i promotori della manifestazione la Consulta “non sta di fatto adempiendo a quelle che dovrebbero essere le sue effettive finalità, ma soprattutto non è il luogo di confronto reale, non promuove alcuna iniziativa di diffusione della cultura del verde e della valorizzazione dell’ambiente urbano e naturale, non promuove, anzi di fatto ostacola, il dialogo e il confronto con i cittadini e non promuove la reale partecipazione dei cittadini al governo dell’ambiente”.

Gli ambientalisti chiedono anzitutto “che siano resi noti il numero, la posizione, la tipologia e le condizioni degli alberi presenti in area urbana, compresi quelli nelle aree private”, “che le continue violazioni siano sanzionate in modo che il mancato rispetto di leggi e regolamenti non continui ad essere ampiamente tollerato dagli amministratori” e “che sia reso noto il censimento dei 200 alberi da abbattere in città, come più volte dichiarato dai funzionari, e che siano pubblicati i documenti che attestano tale necessità, in modo da attivare una discussione pubblica, nei Municipi di competenza, con associazioni e cittadini per verifiche e raccolta di proposte”. Propongono inoltre “lo scioglimento di Aster Verde con rientro in Comune di tutti i lavoratori, con un risparmio sulle figure apicali” e chiedono “perché, attualmente, i costi Aster sono molto maggiori rispetto agli stessi lavori eseguiti da privati”.

Nel mirino c’è sempre il piano del verde “che doveva essere pronto a maggio (assessore dixit) e che è ancora in alto mare” affinché “venga trattato nelle sedi appropriate, ovvero nelle commissioni consiliari, con il necessario contributo delle opposizioni e dei loro esperti, e non nello studio dell’assessore al 24esimo piano del Matitone”. Mauro Avvenente, dal canto suo, ha promesso che il documento sarà pronto entro fine anno.

 

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