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Dalle formiche nel caffè alle lavatrici sporche, la denuncia sul degrado nello studentato di via Asiago

Il collettivo studentesco Cambiare Rotta ha pubblicato la testimonianza di una residente nella struttura. Annunciata una manifestazione per il 23 ottobre

Genova. Formiche nella macchinetta del caffè, insetti per terra nei bagni, lavatrici pubbliche in condizioni igieniche che lasciano a desiderare, controsoffittature colabrodo e persino un topo ritrovato all’interno in un distributore di bevande all’interno dello studentato di via Asiago, a Genova.

E’ il racconto che una studentessa universitaria, ospite della struttura, affida al collettivo Cambiare Rotta che da tempo si batte per il miglioramento delle case degli studenti e chiede più strutture pubbliche. Il 23 ottobre scenderà in piazza proprio sotto via Asiago, ma anche sotto la casa dello studente di corso Gastaldi per manifestare per il diritto allo studio.

Nelle foto – in parte ma non del tutto riconducibili senza possibilità di errore all’edificio di via Asiago – viene mostrato, ad esempio, un bicchiere di caffè con all’interno degli insetti. Non è possibile capire se effettivamente quel caffè sia stato prelevato all’interno della casa di via Asiago ma altri insetti, morti, sono sparsi nei bagni e nelle lavanderie.

In altre immagini si vedono i soffitti nei corridoi dello studentato con le lamiere dei controsoffitti divelti totalmente o parzialmente, ma anche alcune componenti delle lavatrici comuni con tracce di sporco.

Ricordiamo che lo studentato di Via Asiago a Genova non è gestito direttamente dall’Università da Aliseo, dipartimento della Regione Liguria. Il rettore dell’Ateneo genovese, venuto a conoscenza della situazione attraverso i media, si è comunque attivato affinché vengano effettuati al più presto i dovuti controlli.

“Ad Asiago – si legge nel comunicato di Cambiare Rotta – già nel 2013 si segnalavano infiltrazioni d’acqua, impianti elettrici non funzionanti, letti rotti e sanitari guasti. Inoltre nel 2018 gli studenti segnalavano condizioni di degrado notevoli nella mensa, fino a pochi anni fa quando la NAS la ha multata per le irregolarità rilevate, anche se a poco è servito: il bando è stato rinnovato agli stessi privati che continuano a gestire la mensa nelle stesse condizioni sotto nome societario diverso. Più recentemente poi un formicaio ha trovato casa in una delle macchinette della residenza, offrendo agli studenti il caffè condito con insetti e un topo morto è stato trovato nel distributore di bevande”.

“In Corso Gastaldi invece – continua il collettivo – l’ostinazione a non sostituire o migliorare l’impianto idraulico a dir poco antiquato ha portato ad una loro inevitabile rottura e successivo allagamento di corridoi e stanze obbligandoli a dovere evacuare l’edificio nel bel mezzo della notte, mentre in un altro episodio gli studenti sono dovuti stare per parte dell’inverno senza acqua calda”.

“Assurda è anche la cifra richiesta, assolutamente spropositata, che è aumentata arrivando a fino 300 euro mensili, un prezzo quasi più alto della concorrenza nel mercato degli affitti privati. Di fronte a tali soprusi nei nostri confronti, è necessario mobilitarsi e organizzarsi per una nuova università pubblica e accessibile”, conclude la nota.

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