Genova. “Il costo delle fughe dei pazienti liguri, passato da 70 a 100milioni di euro, è l’ulteriore prova della gestione fallimentare della sanità da parte del centrodestra in Regione. Durante il governo Toti in nove anni abbiamo accumulato più di mezzo miliardo di euro di fughe. Un dato enorme, perché significa risorse tolte ai servizi e ai cittadini. Nessuna azione messa in campo dalla destra in questi 9 anni ha funzionato, anzi, la situazione con il passare del tempo è peggiorata. La strategia della Giunta Toti, fatta di privatizzazioni selvagge, mancati investimenti sulla sanità pubblica di non valorizzazione delle competenze e di nessun investimento sull’erogazione dei servizi, ha portato la sanità ligure allo sfascio”.
Così il capogruppo del Partito Democratico Luca Garibaldi commentando i dati Agenas sulle fughe dei pazienti in Liguria.
“La nostra è una regione fragile, le fughe lo confermano, e l’autonomia differenziata rischia di acuire ancora di più questa condizione. La strada per risalire la china, però, non passa dalla privatizzazione selvaggia, come vorrebbe far credere l’assessore Gratarola, ma rafforzando il pubblico. Il centrodestra e il suo assessore infatti si ostinano a indicare la strada della privatizzazione dei servizi, della privatizzazione degli ospedali e del ricorso massiccio al privato, come unica soluzione. Una strada che in questi anni si è dimostrata decisamente fallimentare, visto che negli ultimi due anni sulle liste d’attesa la Regione ha stanziato 100milioni di euro ai privati per recuperare il gap, senza nessun risultato, e non ha messo un euro per rafforzare il pubblico. La strada da percorrere è un’altra e passa dal rafforzamento del pubblico e la costruzione di eccellenze sul territorio per invertire una tendenza che con la destra è solo peggiorata”-