Cosa è successo

Sampierdarena, tavolo su commercio e sicurezza all’insegna della tensione. Arriva il presidio fisso in piazza Vittorio Veneto

L'incontro convocato per mercoledì al centro civico Buranello è stato molto teso, e da commercianti e residenti sono arrivate richieste di interventi immediati e concreti per arginare la microcriminalità

voltini via buranello

Genova. Un confronto dai toni molto accesi e all’insegna della tensione, cresciuta esponenzialmente negli ultimi mesi e arrivata al culmine dopo un’estate molto difficile per chi vive e lavora a Sampierdarena. Il tavolo sul commercio e la sicurezza convocato mercoledì al centro civico Buranello si è trasformato, a un certo punto, in una sorta di “arena”, in cui commercianti e residenti hanno più volte interrotto i rappresentanti delle istituzioni che hanno preso la parola. E il presidente di Municipio, Michele Colnaghi, si è visto costretto a scendere in platea per tentare di riportare la calma, paventando l’ipotesi di interrompere e riprendere a porte chiuse.

Al tavolo hanno partecipato i rappresentanti dei civ, dei sindacati delle forze di polizia e delle associazioni di categoria (Ascom, Confcommercio e Confesercenti). Presente anche l’assessore comunale alla Sicurezza, Sergio Gambino, assenti invece le assessore al commercio Paola Bordilli (che ha chiarito anche a Genova24 che aveva già comunicato una settimana fa che non le sarebbe stato possibile partecipare) e alle politiche sociali Lorenza Rosso. In sala hanno preso ovviamente posto molti commercianti che da mesi lamentano episodi di microcriminalità, violenza e degrado crescente, denunciando come il tessuto economico e sociale del quartiere sia ormai logorato in ginocchio. Presenti anche tanti cittadini, arrivati per ascoltare le risposte delle istituzioni. Che non hanno convinto – come hanno dimostrato le contestazioni – anche se qualche nuovo provvedimento è stato annunciato.

“Siamo tutti a conoscenza della situazione di insicurezza e degrado e ci stiamo lavorando da mesi con questura e carabinieri per dirimere la questione – spiega l’assessore Gambino – dispiace che una parte politica del consiglio municipale abbia deciso di portare temi politici a un incontro tecnico. Al netto di questo, abbiamo stabilito un primo provvedimento che verrà adottato nei prossimi giorni”. Le principali criticità ruotano intorno al quadrante piazza Vittorio Veneto, via Buranello, via Ulanowski e piazza Montano, dovuti soprattutto “alla presenza di minori stranieri non accompagnati che spesso commettono scippi e furti nelle attività commerciali. Abbiamo disposto un presidio fisso della polizia locale in piazza Vittorio Veneto, ci stiamo coordinando con le altre forze dell’ordine – prosegue Gambino – In parallelo portiamo avanti i controlli nelle attività commerciali che vendono alcol illegalmente, abbiamo staccato molte sanzioni per vendita di alcol e chiuso un minimarket. All’attività repressiva vanno però aggiunte opere di riqualificazione, come il progetto sui voltini di via Buranello”.

“Il problema è certamente rappresentato da una minoranza di persone, ma sono persone che quotidianamente delinquono – conferma Maurizio Gambari, presidente del tavolo e portavoce dei commercianti – Questo tavolo, apolitico e tecnico, era finalizzato a trovare soluzioni concrete. Ogni giorno facciamo i conti con episodi di microcriminalità: scippi, furti nei negozi, rapine. Soltanto ieri due persone che stavano prendendo l’aperitivo sono state derubate, un ragazzo è scappato con la borsetta di una donna. Non credo verranno più a prendere l’aperitivo qui. Perdiamo sempre più clienti e persone, così non possiamo andare avanti”.

Il presidio fisso è un primo passo. La richiesta è che gli agenti pattuglino le strade soprattutto in orario serale, dalle otto sino a mezzanotte, e tra un mese si tornerà a fare il punto.

Le critiche dell’opposizioni: “Ennesima passerella”

A esprimere le critiche più dure sono stati i consiglieri municipali di Partito Democratico, Lista RossoVerde e Azione: “È stata un’ulteriore occasione persa, nessuna soluzione adeguata in merito alle problematiche denunciate dai commercianti, dai cittadini e dai consiglieri municipali di Sampierdarena. Un tavolo convocato alle 13.30 per garantire la presenza dei commercianti e degli assessori comunali, ma da subito sono state notate due importanti assenze: le assessore al commercio Bordilli e alle politiche sociali Rosso. Unico presente l’assessore alla sicurezza Gambino. Due assenze gravi. Come grave non convocare la commissione municipale competente sul tema poiché i temi all’ordine del giorno dovevano vedere protagonisti anche le istituzioni scolastiche, le associazioni di volontariato, le comunità straniere, gli enti del settore che già da tempo sono attive giornalmente sul territorio”.

Grande amarezza per le molteplici domande che non hanno ricevuto risposta e dalle proposte non prese in considerazione dall’assessore Gambino, rappresentante al tavolo della giunta – proseguono – La giunta Bucci governa la città da sette anni e in questi sette anni Sampierdarena ha visto sorgere nuovi centri della grande distribuzione a discapito del piccolo commercio e non un’azione in merito alla questione sicurezza e decoro urbano. Il modello sicurezza Bucci e della sua giunta è fallito. Ed oggi che il sindaco si è candidato a governare la Regione vediamo già quale sarà il futuro della Liguria, un grosso centro commerciale”.

A oggi tra le misure adottate per incentivare l’insediamento di nuove attività a Sampierdarena e riqualificare così il quartiere c’è il bando pubblico che prevede l’erogazione di un contributo annuo che va 6.000 a 12.000 euro per un periodo minimo di 36 mesi, che potrà esser esteso fino a un massimo di 60 mesi. Il contributo è rivolto alle nuove attività e a quelle che si ampliano in locali al piano terra che risultano sfitti, ed è stato prorogato di un anno con scadenza per invio domande al 31 dicembre 2024. Quelle a oggi in istruttoria, però, sono tre.

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