Genova. Non è neppure ancora iniziato, che già il Salone Nautico riporta gli ormai tristemente noti problemi di traffico nella zona della Foce. La 64esima edizione della manifestazione dedicata alla nautica è in programma dal 19 al 24 settembre, e prevede come ogni anno una rivoluzione della viabilità nella zona che circonda l’area dell’ex Fiera. Alcune sono scattate già mercoledì 18 settembre, e in mattinata, complice la pioggia, chi si è ritrovato in zona nell’ora di punta ha avuto un assaggio del potenziale caos che accompagnerà la chiusura di corso Marconi.
Corso Marconi è infatti chiuso al transito (eccetto veicoli autorizzati da “I Saloni Nautici S.r.l”) nella carreggiata lato mare in direzione levante, nel tratto compreso tra la rotatoria 9/11/1989 e l’incrocio con via Casaregis, e nella carreggiata lato monte in direzione ponente (tra via Casaregis e l’incrocio con la carreggiata lato ponente di piazza Rossetti).
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A questo si aggiungono la chiusura della carreggiata lato ponente di via Rimassa (tra via Morin e corso Marconi), l’obbligo di svolta a destra per i veicoli che passano nella carreggiata lato ponente di piazza Rossetti all’incrocio con corso Marconi, e il doppio senso di marcia nella carreggiata lato levante di piazza Rossetti. Chi viaggerà nella carreggiata lato levante di via Casaregis potrà svoltare a sinistra all’intersezione con via Cecchi.
Tornando a mercoledì mattina, intorno alle 8.30, a causa delle lunghe code e del “tappo” verso ponente che si era creato in zona Foce, la polizia locale ha riaperto corso Marconi in direzione ponente per consentire la traffico di defluire. Rallentamenti si sono creati anche sulla sopraelevata, in particolare per chi viaggiava in direzione levante, sempre per lo stesso motivo.
Una situazione certamente esacerbata dalla pioggia, ma corso Marconi resta un’arteria fondamentale per la viabilità in zona Foce, e già lo scorso anno la decisione del Comune di chiuderlo integralmente si era rivelata un fallimento dal punto di vista del traffico. Quest’anno la chiusura parziale, che non sembra comunque in grado di mitigare i disagi.