Liguria. “Per tutti i partiti regionali Andrea Orlando è il nostro candidato presidente. Poi, è ovvio che ognuno dovrà ultimare i propri passaggi interni. Dunque, aspettiamo che Azione dia il suo via libera definitivo anche con Carlo Calenda. Ma la condivisione con il partito regionale ieri c’è stata ed è stata piena”. Così all’agenzia Dire il segretario del Partito democratico in Liguria Davide Natale, deux ex machina dell’operazione che ieri, spostando il tavolo della la trattativa da Roma a Genova, ha portato all’investitura ufficiale dell’ex ministro a candidato alla presidenza della Regione Liguria per il centrosinistra.
La nota arrivata domenica sera, dopo ore di incertezza e sostanziale stallo – interrotte dall’endorsement del M5s – intesta il candidato Orlando a Pd, M5s, Avs e Azione. Ma, sempre in serata, Carlo Calenda ha tenuto a precisare che il suo via libera definitivo, nonostante la firma di Azione Liguria sulla nota post vertice ligure, ancora non era arrivato.
A fare da pontiere, ancora una volta, il segretario ligure dem, Davide Natale: “È stato un percorso assolutamente positivo, con confronti nazionali e regionali – spiega – ma per la specificità della situazione ligure era necessario che, dopo il lavoro a livello nazionale, la questione venisse sciolta a livello locale. E’ stata la scelta più giusta”.
“Siamo arrivati all’incontro di ieri con alcuni momenti preparatori con le altre forze politiche – ricostruisce le tappe Natale – in primis con il M5s e voglio ringraziare la generosità politica di Luca Pirondini che si è messo prima a disposizione come candidato e poi a disposizione del progetto complessivo con la convinzione di poter dare un contributo all’affermazione della coalizione. Nel confronto con loro abbiamo affrontato quelli che saranno i temi ambientali del nostro programma, dal rigassificatore alla chiusura del ciclo dei rifiuti, e naturalmente delle infrastrutture che riguardano la nostra regione”.
Tema, quest’ultimo, cruciale anche per il rapporto con Azione. “Anche con il partito di Calenda ci siamo incontrati e confrontati: hanno evidenziato alcuni punti per loro fondamentali e hanno anche rimarcato il pieno fallimento di questi nove anni di governo regionale. Noi, abbiamo detto fin da subito di concordare su questa impostazione: siamo pronti a lavorare insieme, fin dai primi passi della prossima legislatura, per risolvere i principali nodi e problemi sulle opere per la nostra regione”.
Con Azione, prosegue Natale, si è parlato anche di industrializzazione sostenibile e naturalmente di sanità. E anche su questo c’è piena convergenza. Sul fronte infrastrutturale, tiene il punto il segretario, “si sono create le condizioni per l’impostazione di un lavoro importante, anche perché le risorse che sono arrivate in regione grazie al governo Conte II e al governo Draghi sono ingenti”.
A buon punto anche il confronto con Avs, che presenterà alcune proposte per arricchire il programma e che comunque, ieri, ha confermato il sostegno a Orlando. Se, come Natale spera, nelle prossime ore arriverà anche il via libera di Calenda, resterà da sciogliere ancora il nodo di Italia Viva, ma questa è tutta un’altra partita e, con un candidato presidente non più in pectore ma ufficiale, la soluzione potrebbe essere più a portata di mano, anche se il no del M5s a Matteo Renzi ha tutto l’aspetto della perentorietà.