Manovre

Regionali, dopo la spaccatura in Italia Viva Orlando assicura: “Solida componente centrista nella coalizione”

L'ex ministro e candidato del centrosinistra commenta così la notizia delle (attese) dimissioni di alcuni esponenti liguri dal partito di Matteo Renzi. E lancia l'allarme sul terzo valico: "Se non si muove nulla in quattro settimane uscirà dal pnrr"

andrea orlando

Genova. “Stiamo discutendo, stiamo lavorando e ne stiamo parlando. Ci sarà sicuramente una solida componente di centro nella coalizione, la sua fisionomia sarà definitiva nelle prossime ore, ma si andrà certamente in quella direzione”. Così Andrea Orlando, candidato presidente alle prossime elezioni regionali per il centrosinistra, ha commentato la notizia della netta spaccatura che si è creata tra gli esponenti di Italia Viva in Regione dopo l’annuncio delle dimissioni dal partito da parte di Claudio Regazzoni e Paola Nicora, rispettivamente componenti della cabina di regia a livello regionale e genovese.

L’ex ministro ha partecipato lunedì pomeriggio a un incontro pubblico sulle infrastrutture cui hanno preso parte anche il sindaco di Milano Beppe Sala (in collegamento), il parlamentare europeo Pierfrancesco Maran e il segretario del Psi Enzo Maraio. Inevitabile una domanda su quella che sta assumendo i contorni di una ‘diaspora’, con numerosi esponenti di Italia Viva pronti a lasciare il partito per rinnovare il sostegno al sindaco Marco Bucci dopo il diktat del leader Matteo Renzi: “In Liguria correremo con il centrosinistra”, aveva chiarito, lasciando intendere l’incompatibilità nel sostenere il centrodestra in Comune e il centrosinistra in Regione.

L’occasione è stata buona anche per mettere i cosiddetti ‘puntini sulle i’ relativi alla sua posizione sulle infrastrutture: “Io credo che la destra, aiutata anche un po’ da polemica di parte del centrosinistra, sia stata molto brava a costruire una narrazione secondo cui noi saremmo la coalizione contro le infrastrutture. Mi limito a dire una cosa che tutti sanno ma fanno finta di non sapere, e cioè che tutte le infrastrutture sono state progettate o finanziate da governi di centrosinistra o comunque da governi in cui erano presenti Pd e Movimento 5 Stelle”.

Poi la stoccata relativa a una delle più importanti e imponenti opere che riguardano la Liguria, ovvero il terzo valico: “Il pnrr, che è stata l’ultima occasione di rivisitazione complessiva degli obiettivi infrastrutturali ha confermato quegli interventi, dopodiché c’è una cosa che questa discussione nasconde, e cioè che una larga parte di quegli interventi o non sono più finanziati o sono in fortissimo ritardo, a partire dal terzo valico che, se non cambia qualcosa nelle prossime quattro settimane, uscirà dal pnrr”.

Tornando a Orlando, a chi gli ha chiesto se avesse preferenze sui due nomi che da giorni ormai si fanno come suoi potenziali avversari alle regionali (il derby nel centrodestra è tra Ilaria Cavo ed Edoardo Rixi, con l’ago della bilancia che sembra pendere per il viceministro ai Trasporti), Orlando ha chiarito che “non preferisco nessuno, ho già detto che a seconda dei profili sarà una campagna elettorale diversa. Credo ci siano argomenti per rispondere a entrambi i profili. Non ho particolare preferenza, e se l’avessi comunque non riterrei giusto esprimerla perché rispetto le decisioni delle altre forze politiche”.

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