Attesa

Regionali, Renzi rompe con Bucci ma il campo largo in Liguria non è ancora cosa fatta

Orlando dovrà esprimere doti di equilibrismo per far digerire l'arrivo di alcuni renziani nel "listone riformista". Ma con Bucci come sfidante l'apporto dei moderati diventa irrinunciabile

Generico settembre 2024

Genova. “Marco Bucci è stato un bravo sindaco ma oggi si candida per il centrodestra e noi non lo appoggeremo”. A chi, nel centrosinistra, chiedeva a Matteo Renzi una presa di posizione chiara nell’ambito delle elezioni regionali in Liguria, la ha avuta anche se c’è voluta la candidatura di Bucci a governatore per far mettere le cose in chiaro. Risolto quindi il nodo Italia Viva nel campo largo in Liguria? Macché.

All’indomani del post dell’ex premier, che non a caso lo ritrae insieme alla coordinatrice di Iv e senatrice spezzina Raffaella Paita, il quadro è tutt’altro che definito nella coalizione che ha come Andrea Orlando il suo candidato. Renzi si è smarcato dal “buccismo”, e probabilmente nelle prossime ore gli IV che sostengono Bucci a Genova faranno le loro scelte: la presidente metropolitana di Italia Viva Arianna Viscogliosi, consigliera comunale di Vince Genova, avrebbe già pronta la lettera di dimissioni dal gruppo di maggioranza ed è diretta al Misto dove già si trova la consigliera di Azione Cristina Lodi.

Tuttavia alcuni alleati del Pd in Liguria – specialmente Lista Sansa e M5s – continuano a essere fortemente scettici sull’apporto che il mondo renziano darà alla causa. Per i pentastellati Italia Viva “semplicemente non esiste come forza politica – dice un esponente di spicco del M5s – non so come contribuiranno perché non hanno mai partecipato ad alcun tavolo, non si sono mai visti, poi non so esprimermi sulla possibilità che qualcuno di loro sia presente in qualche lista civica”. Orlando incontrerà la platea a Cinquestelle sabato pomeriggio al Cap durante l’assemblea del movimento.

Chi aveva letteralmente dichiarato “No a Italia Viva, neppure in modo mascherato con qualche candidato in qualche lista” era stato Ferruccio Sansa, che dovrebbe candidarsi con Avs, e che, in queste ore, è in attesa che Orlando faccia il prossimo passo.

E’ molto improbabile, in ogni caso, che arrivato a questo punto l’ex ministro possa muoversi in una direzione diversa da quella auspicata dall’inizio, ovvero quella di un campo largo il più esteso possibile.

E con l’arrivo di Marco Bucci come sfidante e la boccata d’ossigeno per quel mondo “arancione” che pesca soprattutto nell’elettorato moderato, il peso specifico di Italia Viva (e Azione, Psi, +Europa) è maggiore della mera rappresentanza percentuale.

Le ipotesi vedono, comunque, la presenza dei Moderati e riformisti senza simbolo sotto un’unica lista, sulla falsa riga del “listone” che aveva sostenuto l’elezione di Marco Russo a sindaco a Savona. Oltre a quella lista, e a quelle dei partiti, ci sarà quella “del presidente” e poi, forse, una terza lista di amministratori, la “lista dell’entroterra”.

In queste liste non sarà sicuramente Federico Giacobbe, consigliere municipale in Val Bisagno e candidato con Azione alle Europee: già ex M5s, ha annunciato che passerà al centrodestra e sosterrà Marco Bucci.

Lo staff di Andrea Orlando, che ieri ha presentato la campagna e lo slogan “Liguri, a testa alta – fare per bene”, è anche al lavoro sul programma che il candidato vuole avere in mano entro il weekend. Cantiere aperto anche per il point, che a Genova sarà in via Scurreria, nel centro storico.

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